Non amo le dietrologie. Quello che però è successo negli ultimi giorni mi ha fatto pensare ad una regia ben architettata. Nizza e poi il golpe in Turchia potrebbero essere due atti dello stesso copione. Fermo restando che ci sono ancora dei dubbi sull'appartenenza all'Isis dell'uomo alla guida del Tir, il golpe del giorno dopo potrebbe essere stato, non creato da Erdogan, ma diciamo accompagnato al suo svolgimento in un momento di crisi delle strutture di sicurezza occidentali. Una golpe che permetterebbe, e sta permettendo, al presidente di dare una svolta ulteriormente, ricordiamolo perché la democrazia è un'altra roba, autoritaria al paese.
Contemporaneamente fornire un aiuto al terrorismo dato che mi sembra di capire che per ora tutte le operazioni anti ISIS siano ferme.
Qui non si tratta di aver tifato i militari, cosa che francamente mi fa inorridire, ma di una politica estera occidentale che continua ad essere sbagliata, che ha seminato guerra ovunque, che ha giocato all'azzardo con personaggi sostenuti e poi combattuti.
Se un governo deve essere sovvertito la mia speranza è quella che si possa farlo in maniera democratica, altrimenti la via della rivoluzione deve essere tracciata dal popolo non dai militari. L'esempio dell'Egitto è sotto gli occhi di tutti.
In tutto questo delirio geopolitico si avverte la mancanza di una leadership occidentale, la totale assenza di un movimento pacifista che mi spaventa terribilmente, l'ignoranza delle persone che commenta scrive senza avere la minima idea di cosa si stia parlando, e gli spettri della Clinton e soprattutto di Trump in attesa di dare il colpo di grazia.