Ho sentito dal vivo queste parole, dette sul palco del Teatro dell'Ortica. Ancora adesso, riascoltandole, mi vengono i brividi e suscitano in me profonde emozioni. Vi invito davvero ad ascoltarle perché fanno bene al cuore, ti rimettono in carreggiata.
Rami parla del Teatro Sociale, del significato che ha per lui. Lo definisce spazio fondamentale di libertà, una cosa che diamo troppo per scontata ultimamente. Fa l'esempio di una vite storta che è in tensione verso la luce, una sospensione nell'ignoto che viene fatto passare in un contesto protetto come quello del Teatro Sociale e dei laboratori che si fanno al Teatro dell'Ortica di Genova.
Le parole di Rami andrebbero lette, rilette e poi condivise in una società dove non ti è permesso di cadere, dove quando sei a terra la gente in molti casi passa dritta e ti guarda storto, dove regna lo stigma. In questo spazio libero puoi cadere, è giusto cadere, ma poi assieme ci si rialza andando oltre.
Credo sia davvero giusto sostenere il laboratori di teatro sociale del teatro dell'Ortica che si occupano di psichiatria, carcere e donne vittime di violenza e rischiano di sparire per i tagli della Regione Liguria, basta andare su
Andiamo oltre.
Purtroppo la solidarietà sociale e il bisogno e non solo materiale dell'altro,trova pochi consensi nel post edonismo reganiano.Viviamo in una società mentalmente ristretta e i politici si adeguano,quando non sono loro stessi i cattivi maestri.
RispondiEliminaComplimenti per il tuo impegno,ciao,fulvio
Oggi,nel commento, sono stato critico verso una certa società che non approvo,ma spesso anche io,spesso, perdo di vista i veri valori della vita.
RispondiEliminatutti quanti noi dobbiamo stare attenti a non perdere la bussola della vita... :-)
EliminaViva il teatro sempre!
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