"ogni cosa, cadendo, continua a cadere, anche quando ormai ha toccato il suolo. Perché di ogni cosa, in fondo, conta il peso. E poi una sospensione dell'angoscia, persino un calore, una specie di vago senso di Natale".
Si può lasciare alle spalle la propria famiglia. Chiudere la porta un giorno, dando dei giri di chiave definitivi. Mettere migliaia di chilometri di distanza.
Per salvarsi, si.
Leggere il libro di Bajani, "L'anniversario", è come prendere piccoli pugni nello stomaco pagina dopo pagina. Una salita faticosa, il fiato che manca, affanno, paura di non arrivare in fondo.
Una storia di violenza piscologica e fisica tra le mura domestiche. Inconcepibile per ciò che io ho vissuto, per ciò cha rappresenta per me la famiglia. Un rifugio sicuro.
Eppure è possibile.
Uno stile di scrittura che guida il lettore fino alla fine all'uscita di sicurezza.
Prendendo respiro, aria cha a volte passa anche attraverso un dolore.
Mi intriga, me lo segno.
RispondiEliminaDopotutto è un po' che non trovo unnuovo romanzo interessante. Anche per me la famiglia è tanto, tutto. Una cosa bella. Quindi immagino quanto sia brutto quando quel nucleo si trasforma in un qualcosa di tossico...
Moz-
La tua bella famiglia l'abbiamo conosciuta in questi anni, il vostro legame è stato più forte della difficile prova che avete affrontato.
RispondiEliminaMe lo segno anch'io. Grazie per la recensione
RispondiEliminaHo letto questo libro qualche anno fa, non ricordo bene la trama ma ricordo che mi aveva colpito moltissimo. Dovrei rileggerlo per rinfrescarmi la memoria. Saluti.
RispondiEliminaDevo proprio procurarmelo.Buon fine settimana.Olga
RispondiEliminaMi incuriosisce ma allo stesso tempo mi sembra un po' troppo ostico per me in questo periodo.
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