Lettera della scrittrice quindicenne Randa Ghazy..."ho paura dell'Italia...mio padre è stato aggredito"
Guardate un po' cosa si dice di noi all'estero... anzi di Silvio...
"Silvio Berlusconi, che sta divorziando dalla moglie, avrebbe chiesto a Mara Carfagna, ex modella in topless diventata ministro, di accogliere le mogli dei grandi della terra al vertice che si terrà a L’Aquila. Sicuramente l’idea farà sorridere Joachim Sauer, marito del cancelliere tedesco Angela Merkel, l’unico uomo tra gli accompagnatori dei leader mondiali.", Daily Mail, Gran Bretagna.
"Le immagini ritraggono Berlusconi, che all’epoca era leader dell’opposizione, con cinque giovani donne in un gazebo. Due di queste gli siedono in grembo. Egli sogghigna con fare d’approvazione mentre Angela Sozio, 36 anni, ex-concorrente dai capelli rossi del Grande Fratello, siede sulle ginocchia di un’altra giovane donna e la bacia sulle labbra. Un uomo prova ad accarezzare i seni di una bionda ma questa lo respinge. Il gruppo, quindi, si allontana attraverso la tenuta di Villa Certosa e Sozio mette in scena una finta cerimonia nuziale. Questa consegna un bouquet di fiori ad una ragazza con la quale Berlusconi si tiene per mano. Sozio e le altre due donne intonano una marcia nuziale", The Times, Gran Bretagna.
"Berlusconi, che è stato fischiato con urla quali “pedofilo” e “pappone” quando ha visitato il luogo dello schianto ferroviario a Viareggio, in Toscana, la scorsa settimana, avrà come obiettivo quello di minimizzare il rischio di ulteriori episodi di pubblica ostilità quando scorterà i leader fra i paesi colpiti dal terremoto.", The Times, Gran Bretagna.
"La D’Addario è diventata escort (prostituta di lusso) riuscendo a dare inizio ai lavori, ma il progetto è stato bloccato nel 2007 da un’ordinanza municipale: impatto ambientale. Il progetto è la sua vita e viceversa. Per difenderlo la D’Addario assicura di aver passato una notte con Silvio Berlusconi e di non essersi fatta pagare per il suo lavoro. “Mi sono fidata di lui”, dice. Ha rinunciato al suo cachet e poi si è sentita tradita. Ha deciso quindi di raccontare la sua storia ai giudici diventando il testimone chiave del Barigate, la trama di veline, prostitute, candidate, corruzione, droga e censura che gira intorno alla figura di Giampaolo Tarantini e che ha coinvolto Berlusconi ed altri politici di tutte le tendenze", El Pais, Spagna.
"Una sera di ottobre del 2008, Tarantini portò la D’Addario a Palazzo Grazioli. Si sarebbe fatta chiamare Alessia e l’avrebbero pagata 2000 euro. Nonostante Tarantini e Berlusconi glielo avessero chiesto, quella volta non si è fermata a dormire. Però è stata scelta dal premier, che l’ha accarezzata in presenza di altre 20 ragazze e delle sue guardie del corpo (facendo esclamare alla sua ex amica Barbara Montereale il giorno dopo: “Che schifo!”)", El Pais, Spagna.
"Protetto da una legge che impedisce ogni azione legale a suo carico durante la durata del suo mandato, godendo dell’indulgenza e della condiscendenza di una parte degli italiani, dell’indifferenza e dell’ignoranza degli altri in ragione del “servizio minimo” accordato a questi scandali da parte di una televisione pubblica e privata asservita, Berlusconi non ha molto da temere sul piano interno.", Le Monde, Francia.
"Il suo “Obama giovane e abbronzato” ha senza dubbio segnato il passaggio dal divertimeno al fastidio, fino all’imbarazzo. Ci si ricorda ancora il presidente del consiglio, con il cellulare attaccato all’orecchio, far aspettare il cancelliere tedesco Angela Merkel, il 4 aprile durante il summit della NATO. Quel giorno, Berlusconi non ha colto forse fino in fondo il senso della piccola alzata di spalle del cancelliere che sembrava dire: “Pazienza, faremo senza di lui.”", Le Monde, Francia.
"Manila Gorio, talent scout transessuale, il cui spettacolo televisivo, a Bari, ha visto partecipi molte delle ragazze che hanno partecipato ai party di Berlusconi a Roma e in Sardegna, ha confermato che Patrizia D’Addario, l’escort che ha dichiarato di aver trascorso la notte delle elezioni USA con Berlusconi a novembre, ha registrato di nascosto materiale audio e video, attualmente nelle mani della polizia. “Siamo come sorelle” ha raccontato a La Stampa la Gorio. “Ognuna conosce i segreti dell’altra”. Ha dichiarato che la D’Addario ha trascorso la notte con Berlusconi per fare pressioni su di lui - senza successo - per ottenere una licenza edilizia per un hotel", The Times, Gran Bretagna.
"Nonostante Berlusconi sia il leader del G8 da più tempo in carica, questo club di vecchi ragazzi delle nazioni ricche dovrebbe sentirsi imbarazzato dal fatto che sarà il leader italiano ad ospitare l’incontro... Non tanto perché paesi come Francia, Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Russia e Germania abbiano preso moralmente le distanze dal pasticcio pornografico in cui è finito. Bensì per un motivo molto più importante: i temi principali dell’agenda del G8 saranno l’Africa e lo sviluppo, temi su cui Berlusconi non è stato in grado di mantenere le promesse fatte. Il magnate si è invece concentrato sugli interessi privati, compromettendo la statura internazionale dell’Italia. Il fallimento morale rappresentato dal suo trascurare il lato povero del mondo in favore di quello “festaiolo” dei suoi party in piscina, dovrebbe comportare la messa in discussione del suo posto al tavolo delle decisioni.", The Times, Gran Bretagna.
"Nelle intercettazioni ascoltate dalla procura di Bari, emerge un nome sospetto: “Nick”, che secondo i media fornisce droghe ai ricchi un po’ in tutta Italia e avrebbe anche partecipato alle feste del primo ministro.", Diario de Noticias, Portogallo.
"Chiunque abbia pensato che il tallone di Achille di Silvio Berlusconi fosse la mafia, la corruzione o il suo conflitto di interessi, si è sbagliato. Numerosi processi, reportage giornalistici e analisi accademiche non hanno portato alla rottura della relazione carismatica tra Berlusconi e una gran parte del popolo italiano. Tuttavia ora ci è riuscita una escort che Berlusconi non ha retribuito, per rompere l’incantesimo", Dagbladet Information, Danimarca.
Intervista del Pais a Patrizia D'Addario..."Palazzo Grazioli è un harem in cui lui è l'unico protagonista".
Risposta: No.
D. Per niente?
R. Nemmeno un po’.
D. Berlusconi ha detto che lei è stata mandata da qualcuno per tendergli una trappola, e che inoltre è stata pagata molto bene.
R. Da chi? Lo dimostri, che dica quanto mi hanno pagato, cha vada alla Magistratura e dia le prove e faccia i nomi. Non ho nessun problema. In quanto alla retribuzione: sono l’unica in questa storia che non ha ricevuto denaro.
D. Perché si è rivolta ai giudici?
R. Non sono stata io, mi hanno chiamato, sono venuti a casa, hanno suonato il campanello, sono scesa e mi hanno detto che dovevo andare di corsa a parlare con il giudice.
D: Forse avevano sentito il suo nome nelle intercettazioni delle indagini?
R Stavano indagando già da parecchio tempo. Credo di sì. Io non ho denunciato nessuno, sono loro che sono venuti a cercarmi. Ho ritenuto opportuno dire tutta la verità. Cosa che altre persone non hanno fatto.
D. Dunque non ha agito per vendetta.
R. Assolutamente no.
D. Non negherà di non essere contenta del comportamento di Berlusconi.
R. Ero un po’ delusa, credo che chiunque al mio posto si sarebbe sentita così, delusa da una persona così potente. Non è bello quel che è successo.
D. Si riferisce al fatto che le ha promesso di aiutarla per il suo progetto e non lo ha fatto?
R. I fatti lo hanno dimostrato, il mio progetto è ancora lì e nessuno è intervenuto.
D. In questa vicenda si ha la sensazione che tutti stiano mentendo. E Lei?
R. Sono l’unica che ha detto la verità. Per questo nessuno si è schierato dalla mia parte.
D. Come pensa che gli italiani abbiano reagito a questa vicenda?
R. Mi aspettavo più solidarietà.
D. Da parte di chi?
R. In queste feste, sia nella prima che nella seconda, io non ero l’unica escort.
D. La notte che hanno visto il video della visita a Bush…
R. Il video lo ha proiettato entrambe le volte. Il tema è sempre lo stesso.
D. Com’era l’ambiente a Palazzo Grazioli?
R. È un harem in cui lui è l’unico protagonista. Le 20 ragazze stavano lì quando siamo arrivate noi, poi si è presentato lui [Berlusconi], si è avvicinato, Giampaolo mi ha presentato come Alessia, io ho detto: “Ciao”, lui mi ha detto “sei molto carina”, poi mi ha chiesto di sedermi con lui, e mentre stavamo lì il cagnolino mi veniva tra i piedi, il cagnolino che gli ha regalato la moglie di Bush, Frufrú. Lui mi diceva di non preoccuparmi, che non mi faceva niente, “è così carino”. Infatti era carinissimo.
D. E le ragazze che facevano?
R. Molte parlavano, poi vedevamo i video e ad un certo punto tutte le ragazze hanno fatto il balletto.
D. Chi dirigeva la coreografia?
R. Tutte conoscevano le canzone, Meno male che Silvio c’è. Io ero l’unica che non ballava.
D. C’erano ragazze molto giovani?
R. Sì.
D. Minorenni?
R. Molto giovani. Non ho chiesto l’età, tra l’altro perché in quel momento non potevo fare domande, lui voleva molta attenzione.
D. Ha detto che l’accarezzava davanti alle guardie del corpo e alle altre ragazze.
R. L’ha detto Barbara. La magistratura sa tutto.
D. È stato così?
R. Sì.
D. Era la prima volta che andava a una festa con Tarantini?
R. L’avevo conosciuto tramite un amico, e lui dopo avermi fatto una specie di radiografia, mi ha guardato dalla testa ai piedi e mi ha detto “stai benissimo, sei molto bella, sei perfetta”. A un certo punto, ha chiesto cose sulla mia vita, abbiamo parlato per un’ora o un’ora e mezza, gli ho raccontato che ero escort per un problema familiare, la promessa. Voleva sapere tutto.
D. Il primo ministro sapeva tutto quando l’ha conosciuta?
R. Sì, durante la cena ha fatto una battuta mentre io parlavo con la cantante. Mi prese la mano e mi ha fatto sedere di fronte a lui, con il tavolo in mezzo. Mi guardava, raccontava barzellette, cantava canzoni, me le dedicava, e poi, a un certo punto, dato che voleva ancora la mia attenzione, io stavo parlando con la cantante e ha detto in pubblico: “C’è una ragazza di Bari” e io mi sono arrabbiata un po’ e poi ha detto che non mi fidavo degli uomini. Giampaolo gli aveva raccontato tutto. Ha detto: “Non si fida degli uomini, ma io le farò capire che gli uomini non sono tutti uguali, andrò a prenderla con il mio jet privato e le farò capire che gli uomini sono diversi. Ha un progetto di vita, vuole essere imprenditrice, io l’aiuterò”. Davanti a tutte.
D. Una promessa pubblica.
R. Sì. Voleva andare dritto al cuore, sapeva che ci tenevo molto.
D. Che tipo di uomo è Berlusconi?
R. Ho conosciuto molti uomini, ma quel che mi è successo ora non mi era mai accaduto prima, sono molto delusa. Ha detto che non mi conosceva che non si ricordava il mio viso. Due giorni! Non è possibile non ricordarsi il mio viso…
D. In cosa l’ha delusa Berlusconi?
R. Guardi, io mi fidavo di lui. Mi fidavo del suo modo di essere, soprattutto perché mi ha toccato con questo tema che io portavo dentro. Non si può prendere in giro una persona che ha perso nella vita.
D. E poi c’è stato il furto in casa sua?
R. Mi hanno svaligiato. Si sono portati via tutti i vestiti, la biancheria intima, il vestito di Versace che avevo indossato per andare a Palazzo Grazioli; il computer, tutti i CD di lavoro e quelli di musica, le mutande…non è stato un furto a caso. Hanno lasciato un televisore che costa un sacco di soldi e si sono presi i dischi e la biancheria. Che razza di ladro ruba i CD musicali?
D: Lei che cosa ne pensa?
R: Solo che si sono portati via tutto e che mi è sembrato molto strano. La polizia è venuta, ha visto quel che era accaduto e quel che si erano portati via…
D. E che cosa hanno detto?
R. Niente, guardavano stupefatti.
D. A suo avviso Tarantini lavorava per il presidente?
R. Era molto amico del presidente. Parlavano molto per telefono.
D. Di ragazze?
R. Non solo di ragazze.
D. Di affari?
R. In mia presenza, parlavano un po’ di tutto. Preferisco non andare oltre.
D. Tarantini era il prosseneta dell’utilizzatore finale?
R. Non sono io a dover dire questo. I fatti dimostreranno quel che realmente è accaduto.
D. Tarantini si occupava anche della droga?
R Preferisco non…
D. Le intercettazioni dicono che parla anche di droga.
R. Lo dirà la Magistratura.
D. Molta gente si chiede perché ha portato con sé il registratore.
R. Non per ricattare Berlusconi, se avessi voluto l’avrei fatto il giorno dopo essere uscita dal palazzo, no? Altre hanno chiamato i giornalisti perché le facessero foto lì, come Barbara…
D. Perché lo portava con sé?
R. Lo porto sempre con me. Ho avuto una brutta esperienza in passato con una persona che mi maltrattava. Grazie al registratore non ho avuto più problemi. Come in questo caso. Se non l’avessi portato, avrebbero detto che ero pazza.
D. C’era cocaina in quelle feste?
R. Sarà la Magistratura a dirlo. Io non sniffo, quindi se c’era non l’ho vista. Potrei infangare molta gente, ma non voglio farlo. Si saprá tutto. Ad oggi, io sono l’unica che non ha ricevuto denaro, che sta avendo problemi, e che è stata tradita. Le guardie del corpo che mi conoscevano da Palazzo Grazioli, e che hanno visto il presidente fare quel che ha raccontato Barbara, mi hanno negato l’ingresso alla conferenza stampa. E io ero accreditata. È molto forte quel che è successo… Barbara ha dato due versioni distinte. Non può dirmi per telefono “che schifo” e poi cantare Meno male che Silvio c’è.
D. Crede che ci saranno altre ragazze a parlare?
R. Non credo, sono passate due settimane e mezza e si sono fatte avanti solo per insultarmi.
D. Crede che siano pagate?
R. Lo scopra lei che è giornalista. E scopra anche quello che c’è sotto tutte quelle persone che stanno dall’altra parte, è molto interessante. Ci sono tante cose da dire e da scoprire. Cose che sanno tutti in questa città e che nessuno racconta perché ha paura.
Traduzione tratta da http://italiadallestero.info
"Mi vergogno di essere italiano e di essere cristiano"...lettera di Padre Alex Zanotelli
Questa legge è stata votata sull'onda lunga di un razzismo e di una xenofobia crescenti di cui la Lega è la migliore espressione. Il cuore della legge è che il clandestino è ora un criminale. Vorrei ricordare che criminali non sono gli immigrati clandestini ma quelle strutture economico-finanziarie che obbligano le persone a emigrare.
Papa Giovanni XXIII° nella Pacem in Terris ci ricorda che emigrare è un diritto. Fra le altre cose la legge prevede la tassa sul permesso di soggiorno (gli immigrati non sono già tartassati abbastanza?), le ronde, il permesso di soggiorno a punti, norme restrittive sui ricongiungimenti familiari e matrimoni misti, il carcere fino a 4 anni per gli irregolari che non rispettano l'ordine di espulsione ed infine la proibizione per una donna clandestina che partorisce in ospedale di riconoscere il proprio figlio o di iscriverlo all'anagrafe.
Questa è una legislazione da apartheid, che viene da lontano: passando per la legge Turco-Napolitano fino alla non costituzionale Bossi-Fini. Tutto questo è il risultato di un mondo politico di destra e di sinistra che ha messo alla gogna lavavetri, ambulanti, rom e mendicanti.
Questa è una cultura razzista che ci sta portando nel baratro dell'esclusione e dell'emarginazione. «Questo rischia di svuotare dall'interno le garanzie costituzionali erette 60 anni fa - così hanno scritto nel loro appello gli antropologi italiani - contro il ritorno di un fascismo che rivelò se stesso nelle leggi razziali».
Vorrei far notare che la nostra Costituzione è stata scritta in buona parte da esuli politici, rientrati in patria dopo l'esilio a causa del fascismo. Per ben due volte la Costituzione italiana parla di diritto d'asilo, che il parlamento non ha mai trasformato in legge.
E non solo mi vergogno di essere italiano, ma mi vergogno anche di essere cristiano: questa legge è la negazione di verità fondamentali della Buona Novella di Gesù di Nazareth. Chiedo alla Chiesa italiana il coraggio di denunciare senza mezzi termini una legge che fa a pugni con i fondamenti della fede cristiana. Penso che come cristiani dobbiamo avere il coraggio della disobbedienza civile.
È l'invito che aveva fatto il cardinale R. Mahoney di Los Angeles (California), quando nel 2006 si dibatteva, negli Stati Uniti, una legge analoga che definiva il clandestino come criminale.
Nell'omelia del Mercoledì delle Ceneri nella sua cattedrale, il cardinale di Los Angeles disse che, se quella legge fosse stata approvata, avrebbe chiesto ai suoi preti e a tutto il personale diocesano la disobbedienza civile.
Penso che i vescovi italiani dovrebbero fare oggi altrettanto. Davanti a questa legge mi vergogno anche come missionario: sono stato ospite dei popoli d'Africa per oltre 20 anni, popoli che oggi noi respingiamo, indifferenti alle loro situazioni d'ingiustizia e d'impoverimento.
Noi italiani tutti dovremmo ricordare quella Parola che Dio rivolse a Israele: "Non molesterai il forestiero né l'opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d'Egitto" (Esodo 22,20)."
1997. Quando Berlusconi piangeva finte lacrime per i clandestini.
Era il 1997...
Lacrime televisive.
Lacrime per il grande pubblico, quello da reality, quello che Silvio deve raggiungere.
Lacrime elettorali, per il consenso.
Lacrime vergognose... di un uomo che ha avuto il coraggio di andare in televisione a mostrare un dolore che non ha mai avuto, a mostrare delle lacrime finte...
Lo stesso uomo che ora a messo il nostro paese nella lista dei paesi razzisti e xenofobi...
Lo stesso uomo che ha riportato indietro nel tempo l'Italia alle leggi del '36...
Lo stesso uomo che ha trasformato in reato il fatto di essere nato in un altro paese... povero... logicamente...
Rivedere queste immagini, questa faccia, queste lacrime fa venire un senso di angoscia per ciò che siamo diventati... per non parlare di quello che deve ancora venire...
Un prete domanda al Cardinale Bagnasco...perché assolvete ogni immoralità di Berlusconi?
Egregio sig. Cardinale,
viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E’ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.
Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato – o meglio non ha trattato – la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.
Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di «frequentare minorenni», dichiara che deve essere trattato «come un malato», lo descrive come il «drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio». Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell’omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull’inazione del suo governo e sulla sua pedofilia. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.
Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità» che è la nuda «realtà». Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell’Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.
S.E. il Cardinale ANGELO BAGNASCO,
il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all’integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi. Non date forse un’assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi «parlate per tutti»? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l’immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E’ forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l’attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l’8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell’inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.
I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all’accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull’odio dell’avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con «modelli televisivi» ignobili, rissosi e immorali.
Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l’altro 50% sotto l’influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d’interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita «dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale»? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall’eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l’etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant’Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché «anche l’imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa». Voi onorate un vitello d’oro.
S.E. il Cardinale Angelo Bagnasco,
Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da «mammona iniquitatis», si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che – è il caso di dirlo – è un silenzio d’oro? Quando il vostro silenzio non regge l’evidenza dell’ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: «troncare, sopire … sopire, troncare».
Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? «Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo … si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest’urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti… A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent’altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire» (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una «bagatella» per il cui perdono bastano «cinque Pater, Ave e Gloria»? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: «Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix» ( La Stampa , 8-5-2009).
Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l’integerrimo sant’Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell’imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: «Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro» (Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo 5).
Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei «per interessi superiori», lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.
Lei ha parlato di «emergenza educativa» che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei «modelli negativi della tv». Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l’arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del «velinismo» o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull’altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l’Italia.
Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all’Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: «Non licet»? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro «tacere» porta fortuna.
In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.
Paolo Farinella, prete Don Paolo Farinella, prete in Genova
Genova, 31 maggio 2009
Quante parole ogni giorno sentiamo e vediamo usare dai nostri politici per manipolarci... invece di parlare di democrazia spezzata parlano di bipartitismo per il bene del paese nascondendo così una legge porcata fatta dal centro destra alla quale però il partito democratico non mi sembra abbia opposto le masse per le strade, d'altra parte la cosa principale era togliere di mezzo le minoranze evitare di avere delle forze politiche in parlamento che vigilino realmente sulla maggioranza...
Parlano di lodo... ma qualcuno ha mai spiegato cosa è... parlano di diritto all'oblio ultimamente, tirano fuori parole che si trovano a volte solo nei libri o nei film di fantascienza... perchè questa è la societa dello spettacolo quindi bisogna attirare l'attenzione del cittadino più sul nome d'effetto evitare che ci si occupi del contenuto quello non deve interessare...
Le parole sono importanti... da una parte facciamo leggi per punire i clienti delle prostitute... poi quando la dichiarazione dei redditi dell'utilizzatore finale è alta parliamo di escort di lusso... allora va bene tutto... parliamo di family day, un nome da tenere alto da sventolare con orgoglio di fronte a tutti poi appena girato l'angolo i paladini del perbenismo si attaccano al telefono per organizzare il festino della sera....
In continuazione sentiamo parlare di privacy... ci dicono che la legge sulle intercettazioni è a favore del cittadino... come mai però non ho mai visto il mio vicino disperarsi per una sua telefonata pubblicata sul giornale... usano le parole e le girano più volte per far passare una legge ad personam come legge per il cittadino...
Fanno leggi che dovrebbero interessare il paese e il giorno dopo vanno in tv dicendo che sono una porcata... senza vergogna, anzi si prende al parola e si usa la volta dopo per la campoagna referendaria contro un'altra legge che sarebbe ancora più una porcata...
Usano slogan assurdi... li prendono dai film... aggiungono canzoncine piacevoli per far arrivare ancora meglio le parole importanti del testo in cui non si dice niente di niete... ma la cosa importante è la disattenzione sui contenuti...
Le parole sono importanti, dobbiamo salvaguardarle... stare attenti a quello che dicono e sperare che non arrivi il giorno in cui per decreto istituiranno il loro dizionario... bianco...
Per D'Alema la crisi della sinistra non è colpa degli apparati... aveva ragione Moretti con questa classe dirigente non vinceremo mai...
"Se si dà la colpa di non aver raggiunto il 40% dei consensi auspicato da Eugenio Scalfari agli apparati cattivi, non c'è discussione politica ma solo la ricerca della via per eliminare i cattivi e si finisce male"..."Alla nascita del Pd ha presieduto lo stesso spirito del 1992-'94, con esiti analoghi e perfino più negativi, uno spirito di antipolitica, una sorta di berlusconismo debole articolato su capo, media e massa. Ma nel centrodestra tutto questo è strutturato mentre dalle nostre parti è debole"..."Aver affrontato l'antipolitica della destra sul suo stesso terreno ha portato alla rapida successione di rovinose sconfitte dell'ultimo anno e mezzo"
parola di Massimo D'Alema...
...dico ma ha ancora il coraggio di parlare... ha ancora il coraggio di domandarsi dove stanno le colpe... aveva ragione Moretti con questa classe dirigente non vinceremo mai e poi mai... forse D'Alema si dimentica di quando discuteva con Berlusconi della Bicamerale... quando si è preso la briga di andare a rassicurare Mediaset sul suo futuro come "risorsa del paese"... basta il paese non ha bisogno di questa opposizione ne tanto meno di D'Alema e il suo apparato...
Poliziotta di Padova rischia il licenziamento per aver dichiarato la sua omosessualità
Luana Zanaga ha 39 anni è di Rovigo e fa parte della polizia di Padova è stata processata da una commissione perché ritenuta colpevole di aver parlato ai giornali senza aver chiesto l'autorizzazione e per aver screditato la polizia. Stiamo parlando dell'articolo intervista rilasciata a L'Espresso del 2 giugno in cui Luana ha denunciato le discriminazioni subite... "Sono una poliziotta lesbica: per questo mi vogliono punire"... violenze psicologiche come quella di dover andare a farsi visitare ogni 15 giorni per ordine del vicequestore, donna, affinché ne attestasse l'idoneità..."Mi chiedeva se stavo bene con la mia omosessualità e io rispondevo che stavo benissimo"... "Nel nostro ambiente siamo discriminati come omosessuali".
Luana ha anche denunciato l'arrivo di due mail da parte di due poliziotti con allegato i consiglio di "bruciare in un lager"...
Quindi... processata e punita con una sospensione fino a sei mesi con provvedimento del questore di Padova Luigi Savina... Luana non si perde d'animo viene nella mia città a sfilare per le strade durante il Gay Pride ma al ritorno a casa una sorpresa...una lettera del capo, il questore di Padova con cui si avvia la pratica della sua destituzione dalla Polizia... la polizia patavina, cioè Savina, nega che si tratti di licenziamento ma non vuol dire quale sarà la punizione... in effetti con la lettera si avvia la contestazione degli addebiti se vogliamo essere pignoli... i provvedimenti verranno dopo... e possiamo immaginare quali...
Qualcuno dirà che la vogliono licenziare per altri motivi, che a prescindere dall'essere diverso bisogna fare il proprio dovere... vero tutti devono fare il proprio dovere a partire dai vertici della polizia che hanno un carta che dovrebbero leggere ogni giorno prima di entrare in ufficio la Costituzione Italiana dove non si parla di discriminazione... poi facendo due conti direi che provvedimenti del genere dopo le dichiarazioni all'Espresso e la partecipazione al Gay Pride forse fanno pensare a provvedimenti discriminatori, direi no?
Comunque volendo essere ottimisti, mettiamo caso che non si tratti di licenziamento...
il problema permane, si tratta sempre di discriminazione sessuale una vergogna per un paese civile e per di più all'interno delle istituzioni... sentire la storia raccontata da Luana fa rabbrividire, fa pensare quanto lavoro deve ancora fare l'Italia per raggiungere la maturità...
Il pacchetto sicurezza diventa legge... da oggi quello alla vostra sinistra è a norma di legge quelli a destra sono criminali
Quindi è ufficiale il reato di clandestinità con possibile processo e via libera alle ronde. Saranno contenti gli sceriffi che in questi mesi abbiamo visto in ogni divisa... questo è un esempio di quanto sia ottuso il governo non contento della vergognosa bossi-fini si è spinto oltre con un provvedimento che non può che giovare sempre più la clandestinità...
Aumentato dunque anche il periodo di detenzione nei centri di permanenza temporanea...
Quindi l'uomo che si veste da nazista per tutelare l'ordine trova posto nel nostro paese... chi viene da noi perché magari perseguitato da un regime non viene neppure ascoltato e respinto in mare e se per caso riuscisse ad entrare lo stesso... processo... ma si d'altra parte ormai la giustizia si basa sulla dichiarazione dei redditi...
Alla Camera il disegno di legge sul diritto all'oblio ossia cancellare le informazioni in rete sui condannati... in arrivo un altro bavaglio alla rete
Nel momento in cui tutto il mondo si sta indignando contro la repressione in Iran e la censura del web da parte del regime qui da noi in Italia viene ventilata un'ipotesi terribile... un'altra legge del regime, un altro bavaglio all'informazione... cancellare le informazioni sulla rete per quanto riguarda i condannati, dopo un po' di anni il cittadino non è tenuto e non deve sapere se colui che magari si presenta sotto le sue finestre per candidarsi in precedenza è stato condannato magari per mafia, frode oppure anche omicidio. Attenzione qui non si tratta di marchiare a vita le persone... gli errori sono umani come si dice... ma bisogna essere abbastanza uomini da pagare le conseguenze... inoltre per l'informazione questo sarebbe un ennesimo duro colpo, una martellata alle colonne che reggono la democrazia, una vergogna...
Quindi non solo bloccano i processi, depenalizzano i reati, emettono decreti salva ladri si vogliono anche tutelare in caso di condanna (cosa impossibile ormai in questo paese) facendo sparire tutte le prove possibili...
Di Pietro ci mette in guardia perché di queste leggi logicamente l'informazione di regime non ci mette al corrente... la chiamano diritto all'oblio... l'oblio... incredibile la chiamano "diritto all'oblio", ci prendono in giro anche con le parole, giocano con noi attraverso le parole... un gioco che punta dritto all'abbattimento dei nostri diritti fondamentali per tutti... dimenticavo... l'onorevole Lossana è del 1971... siamo così sicuri che giovane sia sinonimo di innovazione?
Il giudice costituzionale Mazzella scrive al suo "caro silvio" e confessa la cenetta... menù Lodo Alfano
"Caro Presidente, caro Silvio, ti scrivo una lettera aperta perché sto cominciando seriamente a dubitare del fatto che le pratiche dell'Ovra siano definitivamente cessate con la caduta del fascismo"... "Ho sempre intrattenuto con te rapporti di grande civiltà e di reciproca e rispettosa stima. Vederti in compagnia di persone a me altrettanto care e conversare tutti assieme in tranquilla amicizia non mi era sembrato un misfatto. A casa mia, come tu sai per vecchia consuetudine, la cena è sempre curata da una domestica fidata (e basta!). Non vi sono cioè possibili 'spioni', come li avrebbe definiti Totò. Chi abbia potuto raccontare un fantasioso contenuto delle nostre conversazioni a tavola inventandosi tutto di sana pianta resta un mistero che i grandi inquisitori del nostro Paese dovrebbero approfondire prima di lanciare accuse e anatemi. La libertà di cronaca è una cosa, la licenza di raccontare frottole ad ignari lettori è ben altra! Soprattutto quando il fine non è proprio nobile"..."Caro presidente , l'amore per la libertà e la fiducia nella intelligenza e nella grande civiltà degli italiani che entrambi nutriamo ci consente di guardare alla barbarie di cui siamo fatti oggetto in questi giorni con sereno distacco. L'Italia continuerà ad essere, ne sono sicuro, il Paese civile in cui una persona perbene potrà invitare alla sua tavola un amico stimato. Con questa fiducia, un caro saluto"...
... qualcuno salvi questo paese... un giudice della Corte Costituzionale che dovrà giudicare il Lodo Alfano confessa tranquillamente di essere stato a cena con presidente del consiglio che guarda caso è il diretto interessato della leggina ad personam... la cosa incredibile è che ormai queste persone non hanno alcun problema a raccontare apertamente (anche perché sono stati beccati) gli inciuci... il giudice come ha detto Di Pietro oggi in aula si dovrebbe vergognare e prima di parlare di fascismo da parte degli altri dovrebbe controllare quello che sta facendo il suo "caro silvio" e cosa fanno le persone come lui, che ricordiamolo dovrebbero essere sopra le parti, difendere i cittadini e la costituzione...
Ma come? Non erano tutti comunisti i giudici? Allora perché Berlusconi va a cena con loro?
Forse è l'ora che Napolitano invece a pensare all'immagine dell'Italia davanti ai G8 faccia davvero il presidente della repubblica, richiami qualcuno al proprio dovere perché veramente adesso non se ne può più...
"Il premier è abituato a non rispondere alle domande: nel 2002 si è rifiutato di collaborare con la giustizia in un processo di mafia; nel 2991 l'Economist gli ha mandato una serie di quesiti che in gran parte non hanno ricevuto risposta; di recente ha fatto lo stesso con le domande del quotidiano la Repubblica sul suo rapporto con Noemi Letizia. Berlusconi si prepara a ospitare il vertice del G8 all'Aquila. Proprio per questo dovrebbe riflettere sugli effetti degli attacchi alla stampa straniera sia sulla sua immagine si su quella dell'Italia.", The Economist, Gran Bretagna.
"Il Cavaliere, che ha 72 anni, non se ne andrà fino a quando Dio non lo chiamerà a sè. A quel punto gli italiani potranno tirare un sospiro di sollievo, come fanno tutti quando il padrone finalmente se ne va all'altro mondo", The Guardian, Gran Bretagna.
"Finora le rivelazioni ch lo hanno fatto arrabbiare al punto da querelare i giornali l'hanno anche costretto a cambiare atteggiamento prima dava prova di un'esuberanza teatrale, ora si è messo sulla difensiva", Pais, Spagna.
"Un tribunale ha condannato l'avvocato britannico David Mills per aver accettato del denaro da Berlusconi per testimoniare il falso. Il presidente del Consiglio, però, non si è dimesso. E' difficile immaginare quale reato potrebbe costringerlo a farlo", The Guardian, Gran Bretagna.
Traduzioni da il giornale "Internazionale".
Processo Diaz... chiesta la condanna di De Gennaro e Mortola. Ricordiamoci sempre di quei giorni
Che dire, a distanza di otto anni la mia città ha ancora una ferita aperta che credo non si possa richiudere mai... in quei giorni la costituzione della repubblica italiana è stata sospesa l'Italia e in particolare Genova ha visto dove può arrivare la forza del regime, quando è compatto a tutti i suoi livelli... poliziotti, carabinieri alti gradi, ministri della difesa e dell'interno...
C'era sempre lui a capo del governo, la stessa persona che da otto anni ha immobilizzato i paese sui suoi affari giudiziari, sui suoi interessi economici.... il suo governo in quei giorni riuscì a compattarsi e a creare la strada per lo scontro diretto contro i manifestanti... come ad esempio Fini che ora vuol fare il democratico, quello con le responsabilità istituzionali.... in quei giorni era chiuso nella centrale dei carabinieri a guidare le operazioni... Genova è stata ferita e continua a sanguinare durante questi processi che hanno già visto alcune assoluzioni e altre condanne vergognose a pochissimi mesi e soprattutto dei "pesci piccoli"... abbiamo assistito però a tante promozioni sul campo, persone che si sono macchiate di vergognosi atti criminali promossi... la vera applicazione della meritocrazia che altro... merito di aver servito il paese che in quel momento necessitava il pugno duro, la repressione, la censura, necessitava di cariche su donne, bambini, anziani, uomini e ragazzi di tutto il mondo... persone senza alcun tipo di arma se non la loro voglia di partecipazione, persone con le mani alzate a gridare parole di libertà... risposta... manganellate... proiettili di gomma... gas lacrimogeni... calci e pugni a gruppi contro il singolo individuo...
Molti quando si parla di G8 a Genova rispondono subito..."Eh ma cosa si deve fare contro i violenti?"... sono purtroppo persone che non sanno, non leggono... non hanno vissuto quei giorni in cui la mia città sembrava una città argentina al tempo del regime... non sanno che se quelle cose sono successe possono sempre accadere... non sanno che se i colpevoli delle violenze sono coloro che dovrebbero impedirle e non vengono puniti si sentiranno in diritto di ripetere sempre quei gesti contro qualunque tipo di manifestazione, perché è questo il problema quando parliamo di libertà di espressione, protesta, contestazione, disappunto oppure approvazione, parliamo di ciò che deve interessare a tutti i cittadini italiani... non è una affare come spesso si sente dire "dei soliti noglobal rompicoglioni"...
Settembre ci dirà qualcosa... o forse nulla come al solito... magari li promuovono nuovamente...
...qualcuno prima o poi ci spiegherà perchè hanno attaccato solo persone che manifestavano pacificamente...
...qualcuno prima o poi ci spiegherà perché hanno lasciato liberi di girare senza disturbo i gruppi di black block...
...qualcuno prima o poi ci spiegherà perchè hanno caricato un corteo autorizzato...
...qualcuno prima o poi ci spiegherà come mai i poliziotti parlavano con i black block...
...qualcuno ci spiegherà perché sono stati picchiati giornalisti e medici...
...qualcuno ci spiegherà perché se il questore, il capo della Digos e altre cariche si permettono di dire il falso o cose ben peggiori continuano a far carriera...
...qualcuno ci spiegherà di Bolzaneto...
...del perché della zona rossa...
..dei cassonetti tolti solo dalla zona rossa e lasciati nel resto della città pronti per essere bruciati...
...del perchè già giorni prima si diceva di non scendere in piazza perché "questa volta siamo pronti"....
..delle molotov...
...di piazza Alimonda...
...di persone incriminate per gli abusi in Somalia presenti nelle piazze di Genova a capo di reparti...
...della carica di corso Italia contro persone di tutte le età...
...ma questo non è il paese delle spiegazioni...
Viareggio. Parlano i magistrati... quando il profitto azzera la sicurezza...
Certo, la sicurezza, quante volte ce dimentichiamo di essere costantemente in pericolo... per cosa per la smania di fare le cose... per la velocità... mega strutture vicino alle case... per colpa di questo mondo che ormai deve battere il tempo, non fermarsi mai... meno tempo e più profitto, cioè meno sicurezza per chi lavora per coloro che sono al timone... più ore lavorate, stesso stipendio magari qualche straordinario... stanchezza e ulteriore pericolo per chi lavora e le persone che eventualmente usufruiscono del servizio in quel momento.
Forse è giunto il momento di rallentare. Fermarsi e ragionare.
La rabbia di Viareggio all'arrivo del premier e la contestazione di Napoli... immagini dimenticate dai telegiornali
E' giusto che le autorità si presentino sul luogo della tragedia, per carità, ma non devono usarle ai fini elettorali... tipo fare ipotesi tecniche sull'incidente... fare il supereroe che prende in mano la situazione...
Altro discorso poi come al solito è l'informazione... completamente ai piedi del premier e che si prende ormai la libertà di dare dei facinorosi a chiunque sia in disaccordo con l'imperatore di Arcore....