mercoledì 17 aprile 2013 8 vostri commenti

In fondo sembra che quel rigore non lo voglia tirare

La verità non l'ha in bocca nessuno sia chiaro, e figuriamoci io. Ma ho come l'impressione che Bersani sia quel tipo di giocatore, decidete voi lo sport, che sembra quasi di tirarsi fuori da un momento di crisi, vede uno spiraglio una via d'uscita e invece ricade in quella che i comuni mortali chiamano cacca.
Già perché io avrei preso al balzo le dichiarazioni di Grillo rilasciate ieri invece di flirtare con l'imperatore di Arcore. Le avrei usate per metterlo in un vicolo chiuso. Certo è vero che anche il Beppe ha dato prova di rimangiarsi più di una parola quindi nel paese dove si dimentica tutto in 3 secondi avrebbe potuto dire poi NIET a governi Bersani in un secondo momento. Ma sarebbe cmq servito per smascherarlo. 
Se l'alternativa è quella che stiamo leggendo in questi minuti credo che ci si debba preparare a salutare quella cosa chiamata Pd. Vedremo il giovane mister Bean di Firenze cancellare sempre più la parola sinistra dal vocabolario. La speranza è che Vendola sbatta qualche porta di più. Il resto è questo...
Amato? Non è il caso di ricordare cosa ha fatto il dottor Sottile.
D'Alema? Che dire signori.
Marini? Meglio Valeria.
Le bambole si pettinano da sole ormai.

lunedì 15 aprile 2013 15 vostri commenti

E' ora di... Basta!

Ma basta! Ma cosa siete una scolaresca che si scambia messaggi mandandosi a quel paese del tipo "stbtespcc la fcc brtt @***§§§###"?!?!?
Uno che gioca a fare il salvatore della patria quando è solamente un resto di balena bianca fuoriuscito da uno scontro tra dorotei , vespiani, gronchiani e dossettiani. Che va nelle trasmissioni dei ggggiovani perché va di moda, che si pettina come quelli delle fotografie fuori dai barbieri di una volta e che quando dice sinistra sembra Fonzie che vomitava piuttosto di dire ho sbagliato...
L'altra che in una delle campagne elettorali del passato ha avuto la faccia di dire "non disperdete il voto votate Pd o Pdl"...
Volete mandarvi a quel paese? Volete insultarvi? Fate pure, ma incontratevi in una via di Roma o di Firenze, chiamatevi via skype o smartphone di ultima generazione, ma non fracassateci i maroni! Che abbiamo altri problemi. La sinistra è un'altra cosa.
venerdì 12 aprile 2013 17 vostri commenti

Va beh dai lasciamo perdere...

Lo dico sinceramente senza voler fare polemica. Lasciate perdere, dite scusate abbiamo fatto una cazzata, ora magari proviamo ad essere leggermente più realisti.
Perché vedete mentre si parla di account, troll, attacchi informatici, firewall, spyware, antivirus e alte barriere che nemmeno il Betotal riuscirebbe tanto, la gente muore di lavoro che non c'è, muore di lavoro che c'è ed in questi giorni si è portato via altri lavoratori per incidenti, la depressione avanza sempre più, la povertà fatica anche ad emergere per la vergogna, e gli scoraggiati sono ormai un milione e mezzo e non cercano nemmeno lavoro.
Quindi fateci il piacere lasciate perdere perché  la realtà è nelle strade e nelle piazze non sui siti internet, e se volete fare una cosa date un minimo contributo per fare un cazzo di governo in questo paese altrimenti, salutate tutti, chiudete gli Ipad, ridate indietro i 13 mila euro al mese che guadagnate e andate a pregare il Baba Casaleggio.
Perchè francamente ne abbiamo i coglioni pieni.
Mi scuso per il francesismo.
giovedì 11 aprile 2013 14 vostri commenti

Quelli non sono sprechi!

Ora diranno che la colpa è dei Troll della carta, quelli che si insinuano negli anfratti e che solo i robottini di nuova generazione possono scovare. Diranno che non abbiamo capito oppure non diranno niente come nel caso passato della candidatura passata di Casaleggio, 
Però leggere il volantino del movimento5 stelle della provincia di Empoli dove si propone di risparmiare sui viaggi degli studenti nei lager nel giorno della morte di Primo Levi fa davvero pensare...


...sul fatto che l'ideatore del volantino non sappia nemmeno come si scrive lager, evito di dire ciò che penso.
venerdì 5 aprile 2013 11 vostri commenti

Crocicchi

Probabilmente ognuno di noi ci si è fermato in mezzo più di una volta. Uno sguardo a destra, uno a sinistra, davanti e poi subito dietro. Qualche istante di riflessione oppure scelte dettate dall'istinto e da  sensazioni.
I momenti della nostra vita, positivi o negativi, che ci hanno cambiato a volte arrivano all'improvviso, bisogna anche saperli cogliere, vederli e fermarli oppure in alcuni casi lasciarli andare.
Fabbricatori di differenti identità, le nostre, che hanno dato vita a  nuovi personaggi,  nuovi ruoli.
Difficile ricordarsi dei primi momenti quelli vissuti da piccolo. Forse il mio primo crocicchio è coinciso con l'andare a scuola dalle suore fino alle elementari. Un'educazione cattolica, non troppo rigida, ma comunque chiaramente sotto l'occhio di madre chiesa. Un'identità, forse la prima, quella che ricordo, che in alcuni momenti credo ancora  oggi si faccia vedere.
Le strade, si sa, si possono cambiare, si cammina si prende un sentiero, se ne scarta un altro e magari si giunge ad un altro crocicchio. Le superiori, gli scioperi e soprattutto la scelta di occupare la scuola. Tredici giorni chiusi all'interno dell'edificio scolastico, le riunioni che dovevano essere politiche ma poi si trasformavano in mini concerti, gli amori, la passione, le litigate, le lacrime, la consapevolezza di far qualcosa di davvero particolare, le amicizie saldate nella notte davanti ad un bicchiere di birra e a un sigaretta  con l'ombra del tabacco. Insomma la politica che non mi ha più abbandonato. Un'altra identità quella che ancora oggi mi fa parlare quando mi accorgo di essere davanti ad un'ingiustizia, chissà forse quella che mi ha fregato.
Il viaggio però continua  e le nostre scelte ci portano ad incontrare luoghi, come l'università, che rimarranno impressi in noi e soprattutto persone, quelle che colpiscono, con cui ti accorgi di stare bene, anzi qualcosa di più, ma in quel momento la scelta che si fa è un'altra, è quella dello stare.
Non prendere una strada però significa comunque camminare su un'altra. Altro crocicchio. La scelta di fare l'obiettore di coscienza capitando per caso a lavorare con l'handicap. Un ambiente, dove lavoro ancora oggi,  completamente nuovo, con difficoltà e soddisfazioni. Un ruolo che mi ha decisamente plasmato, che mi ha insegnato la fatica del lavoro e quella della vita. Una nuova identità maggiormente pratica. Insomma una nuova via che ha radicalmente cambiato la mia esistenza.
Ma i percorsi possono essere lunghi, a volte danno l'idea di concludersi dopo la curva o in cima alla salita e invece al posto del traguardo un altro crocicchio. La fine del mio matrimonio, la separazione. Un periodo davvero buio della mia vita, in balia di un qualcosa ancora da decifrare,  in cui la mia identità che per anni, circa quindici, era stata di coppia è diventata di colpo singola. Nuova, ripensata grazie ad un anno passato da solo, grazie ad amici incontrati, grazie anche al blog e all'incontro di un nuovo amore magnifico, lo stesso incontrato durante l'università che chissà forse era stato solo rimandato e che non avrei mai potuto ritrovare se non avessi deciso di fare l'obiettore di coscienza.
A volte si cammina pensando al punto di arrivo, invece magari la meta è proprio il viaggio, il movimento, il cambiamento. Strada facendo si possono incontrare soffi di vita che ci rinvigoriscono e che ci spostano in un'altra direzione. E' così che ho preso l'ultimo, per ora, crocicchio. Quello del teatro, sotto forma di laboratori di teatro sociale che mi ha portato e mi porterà tra qualche mese a salire sul palco. Una svolta questa che mi ha insegnato a ricercare la poesia sempre in ogni momento della giornata, a vederla nei volti dei ragazzi, in quella dei miei genitori e negli occhi della mia compagna. 
E' chiaro non sempre si riesce ad uscire dai crocicchi, e a volte è anche bello starci, ma provando a guardare oltre il blu del mare di solito si intravede un nuovo porto, forse il nostro.

martedì 2 aprile 2013 16 vostri commenti

Come dice il saggio?


Ora non per fare il disfattista e il puntiglioso ma se alla voce SAGGIO si legge una tale definizione...

"Di persona, capace di seguire la ragione in ogni circostanza, con equilibrio e prudenza"

...come si può coniugare con uno (per la precisione quello nella foto sopra) che solo qualche mese fa ci donò una massima da appuntare sul nostro Moleskine...

"Come da copione, a pochi giorni dal voto il partito della magistratura politicizzata sta entrando in campo per sparare i suoi fuochi d'artificio contro esponenti del centrodestra"

...e durante la bufera Ruby abbattutasi sul cavaliere pose una sola condizione...

"Voglio vedere i preservativi..."

Da uno così (sempre per la precisione quello nella foto sopra) accettereste saggi consigli sulla vostra esistenza?


venerdì 29 marzo 2013 15 vostri commenti

Giusto per farvi digerire bene domenica a pranzo...

Poi magari è una bufala, però augurandovi buona pasqua e un conseguente buon appetito vi fornisco il metodo per digerire ciò che butterete giù in questi giorni seduti ad un tavolo o magari su un prato rigorosamente con l'ombrellone.
Pare che il Guru 2.0 al di sopra anche del comico si sia già candidato nel 2004 con una lista civica "Per Settimo" alle elezioni amministrative a sostegno di Vito Groccia, definito come politico calabrese vicino a Forza Italia. Cosa lecita per l'amor del cielo, ma se fosse vera il candore infinito potrebbe non essere più tale.
Mah... bufala? Verità?
Forse ne sapremo qualcosa più avanti o forse no, probabilmente non comparirà sul blog da 1 milione di euro all'anno come non è comparsa la notizia del grillino senza auto che prende il rimborso. Ma si sa colpa dei Troll che potrebbero uscire dalle vostre uova di pasqua. Okkio domenica allora! Preparate l'antivirus.
Nel frattempo digerite con in 6 voti presi a quelle elezioni dal Guru che ha predetto una guerra mondiale tra pochi anni mentre il suo movimento ha un programma di 30.
Misteri 2.0.
giovedì 28 marzo 2013 10 vostri commenti

Si, ma esattamente per domani cosa vuoi fare?

Perché bisognerebbe che questa gente si rendesse conto che per la maggioranza delle persone è importante domani. Il conto che bisogna pagare, l'affitto.
Domani hai un colloquio di lavoro? No...
Domani riesci a prendere i soldi in banca? Siamo in rosso...
Domani facciamo la spesa? Non mi hanno dato lo stipendio questo mese...
Domani posso fare il pieno? La benzina costa troppo.
Domani posso prendere l'autobus? No c'è sciopero.
Domani posso andare a scuola? No c'è sciopero.
Domani vado al collocamento? Lascia perdere.
Domani vado a chiedere un mutuo? Hanno detto di non presentarti nemmeno.
Domani devo pagare le tasse? Non so cosa dirti.
Domani devo andare a fare un esame in ospedale? Lo hai prenotato 5 mesi fa, sei già guarito o peggio.

"Noi abbiamo un progetto politico a 30 anni per il Paese, siamo disposti a prenderci le nostre responsabilità, riprenderci il nostro Paese: abbiamo credibilità perché non sono 20 anni che parliamo senza realizzare nulla di quello che viene promesso nelle competizioni elettorali"

E chiaro che certe prese di posizione di alcuni partiti sono dovute all'avvento dei 5stelle, ma si vogliono risolvere le questioni o fare dei bignami di filosofia politica? Francamente di  insulti e parolacce abbiamo fatto il pieno anche nella prima repubblica.
Quindi sinceramente... ma di cosa stiamo parlando?
mercoledì 27 marzo 2013 13 vostri commenti

Per una buona vita

A volte si organizzano serate, cene, dove gli invitati vengono fuori da elaborazioni di terminali soggetti ad un algoritmo che nemmeno google si può permettere. 
A volte invece ci si vede e basta con persone che magari conosci poco, o per niente, ci si siede ad un tavolo si ordina un primo e si parla.
Succede anche che quelle serate straorganizzate non funzionino e poi  ci si ritrovi a parlare di cazzate giusto per arrivare al conto.
Mentre sul lato opposto si passa al secondo con la speranza che tutto duri ancora  e che non finisca perché le parole, i pensieri e dialoghi di quel tavolo fanno a gara con la bontà dei piatti stessi. Ci si trova quindi a rendersi conto concretamente di quanto sia importante dividere i momenti della nostra vita con persone che ti ascoltano mentre parli  e non con quelle che ti sentono, con persone che hai incontrato tardi ma che sembra di aver portato sempre con sé anche negli anni precedenti, persone con cui puoi condividere gioie e dolori della vita, con qui si può parlare di un buon libro o un pezzo musicale, magari anche più grandi che hanno vissuto gli anni 70 mentre tu nascevi.
Una magia da ripetere, vitale come ossigeno da prendere e tenere come riserva.
Per una buona vita, che è nostra.

lunedì 25 marzo 2013 16 vostri commenti

Lo strano percorso...

...ma nemmeno così tanto strano tutto sommato.
Andiamo indietro a qualche anno fa, ripensando al percorso fatto da Grillo per arrivare alla formazione del movimento 5 stelle. Il punto di partenza è lui che spacca un computer sul palco di un suo show, poi la lettura del sacro libro del figlio di Casaleggio e l'illuminazione per il Vate della comunicazione. 
La formazione dei primi meet up divenuti poi liste civiche indipendenti con la presenza del bollino di Beppe Grillo, la prima presentazione alle amministrative dove le cose non vanno benissimo. Poi i primi successi di Favia e company e il passaggio Movimento di proprietà del comico con tanto di deposito del simbolo.
Nel mezzo 2 VaffanculoDay, uno a Bologna e uno il 25 aprile 2008.
Soffermiamoci per un attimo su questi due eventi. In questo momento dal suo blog e dalle bocche dei grillini escono insulti per tutti i giornalisti, vengono messi muri nei confronti del dialogo e respinto ogni tentatio di mediazione anche da parte di artisti. 
 Ma prima? 
Beh prima erano molto aperti alla partecipazione di persone importanti. Giusto per fare qualche nome presente  ai VDay, Fiorella Mannoia, Ligabue, Milena Gabbanelli, Biagio Antonacci, Massimo Fini, Antonio Di Pietro, De Magistris e molti altri.
Così anche al secondo Vday.
Poi gli spazi aperti sul suo blog agli interventi di Di Pietro (il cui blog era gestito da Casaleggio e organizzato come quello di Grillo), poi di De Magistris sostenuto in campagna elettorale per le europee, così come Sonia Alfano (abbandonata pare perché non disposta a dare in gestione il proprio blog) e anche a quelli di Antonio Ingroia. Coinvolti parecchi giornalisti gli stessi che ora fanno schifo.
Tutti scaricati poi. E tutti dicono che hanno avuto l'impressione di essere messi da parte non per il volere di Grillo.
Strategia di Casaleggio? Molto probabilmente si. Da esperto di marketing di rete sa che per far arrivare una cosa al pubblico (perché è di questo che stiamo parlando non di elettori) bisogna trovare i veicoli giusti, e qui da noi sono i Testimonial famosi (cosa per altro già vista nel 1994 con Mondaini, Vianello, Buongiorno etc..) quelli che ti fanno dire "Beh se lo sostiene lui perchè non dovrei farlo io...". Una volta raggiunto lo scopo si scaricano.
Bisogna anche dire che da noi usa molto salire sul carro della moda del momento, e in quel preciso istante il "vaffanculo" era molto di moda quindi perché mostrarsi distaccati, meglio partecipare che vuol dire anche apparire che tradotto significa guadagnare. Quindi tutti al Vaffanculo day, per prendersene poi uno enorme dopo qualche anno.
venerdì 22 marzo 2013 10 vostri commenti

Oi Vito!

Tutto sommato se ci pensate bene effettivamente sarebbe meglio che si facesse veloce tutto, senza tanto discutere, senza stare a li a prendere in considerazione le ipotesi,  senza pensare chi può ricoprire al meglio una carica o un'altra.
Insomma parliamoci chiaro questa cosa che utilizziamo da anni dove ci ha portato, come ci ha ridotto. Parliamo di lei, la portiamo come esempio anche nelle assemblee di condominio o nelle nostre semplici discussioni... "posso parlare siamo o non siamo in democrazia!?!?"... il risultato lo abbiamo davanti ai nostri occhi, parlano tutti, parlano in troppo, ci siamo persi a discutere quando bisognerebbe solo AGIRE.
La discussione è per i deboli e gli insicuri, l'azione è per i forti quindi facciamo ammenda coraggio abbiamo sbagliato per tanti anni, le nostre stupide discussioni non servono a nulla, tutte quelle assemblee. 
Così anche nel nostro quotidiano. Meglio arrivare a casa e trovarsi subito la camera da letto spostata, meglio partecipare ad un'assemblea di condominio per soli 2 minuti con un amministratore che ha gia DECISO tutto, fidatevi meglio così!
E poi se per caso qualcuno è in disaccordo lo mandiamo via, non  discutiamo nemmeno è solo un perditempo nulla facente...

''non facciamo un cazzo, passiamo un mese e mezzo a scegliere nomi...'' 

...si chiama democrazia, si chiama rappresentanza  non quella digitale, da non confondere però con il perdere tempo per portare a casa qualche poltrona (cosa che tra parentesi mi sembra stiano facendo anche loro). In passato qualcuno ha gia fatto un discorso del bivacco di cui francamente non sentiamo la mancanza,
venerdì 15 marzo 2013 26 vostri commenti

The Sim in Parliament

Mentre il belpaese come al solito fa a gara per aggiudicarsi la parentela più stretta con Francesco I (per un attimo mi sembra di essere tornato agli asburgo) sull'altra sponda del Tevere succedono cose da barzelletta drammatica oserei dire.
Ma partiamo dai numeri.
Dunque, in Italia ad oggi ci sono circa 60.662.442 di abitanti dei quali 50 449 979 ammessi al voto.
Ora di questi 50milioni circa 12 milioni hanno deciso che tutti quelli che si sono candidati facevano schifo, compreso il signor Beppe Grillo (perchè è di lui che stiamo parlando non dei grillini).
Andiamo avanti.
Circa 8 milioni di persone, non domandatemi perchè, ha continuato a credere a Silvio Imperatore e sono ancora in coda per il rimborso Imu.
Altri 8 milioni e mezzo di persone, sempre circa, si sono buttati sull'altra sponda, quella del giaguaro targato Pd.
3 milioni e mezzo di italiani hanno dato il loro consenso a Monti... mah.
Infine altri 8 milioni e mezzo di italiani gridando vaffanculo nell'urna hanno messo la croce su Beppe Grillo (perchè è sempre di lui che stiamo parlando non dei grillini).
Quindi... sit down and math lesson!

10 milioni (non aventi diritto) +
12milioni (di vaffanculo generale) + 
10milioni (per lo smacchiatore di giaguari) + 
10milioni (un po' meno ma poi mi dicono che sono di parte, per la coppia del secolo Bobo-Silvio) + 
3milioni e mezzo (di pro banche)+
vari ed eventuali
UGUALE
52 milioni di persone (circa lo ripeto) che hanno deciso (alcuni senza decidere) di NON STARE con Beppe Grillo (perchè è di lui che stiamo parlando non dei grillini).

Ora capisco che per alcuni la democrazia non è una bella cosa e come ho detto qualche giorno fa si sta giocando alla rivoluzione francese prospettando epurazioni nei confronti dei non allineati, ma la rappresentanza in un paese civile è fondamentale soprattutto quando il paese è chiaramente spaccato.
Per cui fa veramente ridere (e non c'è da ridere sia chiaro) che Grillo, Casaleggio, i Maya a lui associati, i girondini del primo giorno e compagnia bella pretendano di comandare da SOLI avendo preso 8milioni e mezzo di voti, pretendano di volere 2 presidenti delle camere avendo preso 8milioni e mezzo di voti, a questo punto dategli anche la presidenza della Repubblica una prelazione sul prossimo papa... che poi non erano quelli non interessati alle cariche?!?!?
Signori forse qualcuno non ve l'ha detto, eppure smanettando un po' sulla Santa Madre Rete i dati si trovano,  ma ci sono 52 milioni di persone che non vi hanno votato, è incredibile ma fin che ci sarà la democrazia sarà così... poi quando avremo tutti un account google e voteremo da casa tramite l'avatar della stanza accanto... quando un candidato si presenterà per aver ottenuto 30 milioni di MI PIACE pretendendo il ministero dell'economia virtuale... quando faremo corsi di gruppo per anziani insegnandogli a Twittare sull hastag #onlyGrillo100%... ecco quel giorno potrete giocare a The Sim in Parliament ma oggi no.

mercoledì 13 marzo 2013 20 vostri commenti

Scusi... per la sinistra?

Lasciando perdere per un attimo tutto quello che sta succedendo... dichiarazioni di giovinezza da parte del Pd, smentite, interviste imbarazzanti dei grillini, post fascismi palesi, specialisti in marketing di rete che vogliono comandare il paese aspettando la terza guerra mondiale che hanno previsto per il 2020, centristi dispersi a mendicare un posticino, gita di classe con foto di gruppo davanti al tribunale di Milano, gruppi di uomini in porpora che stanno scegliendo il prossimo banchiere di Dio, convalescenze da sogno in ospedali   tutti tempestati di pietre preziose... viene da porsi una domanda per il futuro, con delle premesse.
Premesso che  io come molti di color che ho il piacere di incontrare su "i diari" il Pd non l'hanno mai votato...
Premesso che fin che ci saranno persone come Veltroni, D'Alema, Finocchiaro, Franceschini, Bindi, Fioroni e molti, troppi, altri con quel partito non ci si può fare niente...
Premesso che bisognerebbe smettere di fare la corsa verso il centro che ha portato solo rovina..
Premesso che Sel con l'ultimo risultato elettorale dovrebbe iniziare a porsi delle domande...
Premesso che il progetto di Ingroia sembra già concluso....
Premesso che ci siamo fatti scippare tutti i movimenti...
Premesso che bisognerebbe evitare di strizzare l'occhio alle politiche liberiste e chiamarle con il nome giusto...
Premesso che anche nella Cgil ci sono due anime che si tirano i capelli e appena possono estromettono gli indesiderati...
Premesso che anche volendo provare a cambiarli quei partiti di solito ti mettono alla porta, non ti fanno entrare o al massimo ti fanno attaccare l'adesivo alla festa de l'Unità...
Premesso che ogni giorno facciamo le nostre lotte e continueremo a farle...
Noi dove andiamo e come facciamo a fare una politica di sinistra?
giovedì 7 marzo 2013 19 vostri commenti

Salute pubblica?


« Il terrore non esiste solo quando alcune persone comandano altre e le fanno tremare, ma regna quando anche coloro che comandano tremano, perché sanno di essere presi a loro volta, come quelli su cui esercitano il potere, nel sistema generale dell'obbedienza. »
Michel Foucault


Sia chiaro lungi da me fare paragoni che possono risultare assurdi ma leggendo questa frase di Foucault ho avuto la sensazione di assistere alla descrizione di questo momento storico-politico in cui si tende a dire che tutto ciò che è sopra di noi fa schifo senza alcuna distinzione. 
Perché vecchio non vuol dire sempre e per forza rottamazione.
Giovane non sempre va di pari passo con persona in gamba.
Uomo del popolo non è sempre uguale a persona onesta.
Dirigente non significa sempre persona preparata o ladro di polli.
E non basta dire di non essere un partito o avere un non-statuto per differenziarsi dagli altri.
La rete non è l'emblema della libertà, non è la verità assoluta e un account non è una persona.
Perché il rischio è di arrivare al punto di avere timore della propria ombra o di essere beccato a mangiare una merendina pagata da qualche lobbista.
Poi sia chiaro l'aria fresca serve a tutti ma a tener aperte troppo le finestre si rischia di ammalarsi.
lunedì 4 marzo 2013 17 vostri commenti

Qui dove girano tutti a destra

Mai come in questo periodo viene da porsi una domanda. Possibile che in questo paese non ci sia più spazio per un voto a sinistra? 
Francamente non ho la risposta da dare in maniera chiara e netta. Posso solo ragionare sui numeri e sulle votazioni degli ultimi anni e analizzando quelli verrebbe da dire di no. 
Cercando di approfondire il pensiero però risulta ancora più difficile arrivare ad una conclusione. Ultimamente abbiamo assistito all'elezione di sindaci di sinistra osteggiati anche dal Pd come Pisapia o il sindaco di Cagliari, e lo stesso Doria di Genova. Questo ci ha fatto pensare ad un risveglio a sinistra e soprattutto al fatto che i candidati del Pd non erano poi sostenuti dalla gente (primo avviso sottovalutato). Poi cosa è successo? Beh tante cose direi. La caduta di Berlusconi e l'avvento di Monti con le sue politiche liberiste, le primarie fratricide e poi quello che sappiamo.
Mi domando però, siamo certi che questo paese alla fine dei conti voglia una sterzata a sinistra. Viene il sospetto che prima di andare a votare esista questa voglia mista ad indignazione che però sparisce appena vicini alle elezioni dove solitamente il centro sinistra perde oppure, vince perdendo (lascio perdere i miei commenti che già sapete sulla qualità di questo centro sinistra).
Forse al giorno d'oggi essere di sinistra vuol dire essere fuori dal tempo? Allora io mi devo trovare uno spazio temporale nuovo. (aiuto!?!?)
Forse alla fine, come si scriveva qualche giorno fa sul manifesto, questo è una paese pieno di tematiche che necessiterebbero soluzioni di sinistra ma non è, e non lo è mai stato, un paese di sinistra.
venerdì 1 marzo 2013 18 vostri commenti

Lega...li tiè!

In questi giorni stiamo assistendo a festeggiamenti di personaggi che hanno perso, ma non riescono proprio a dirlo, che riassumono in maniera esemplare e fanno capire molto bene che tipo di politici abbiamo avuto in questi anni e soprattutto che tipo di elettori.
Giusto per non farci mancare neanche il paradosso, nel momento di minimo storico di preferenze la Lega di Maroni governa il Nord.
Ricordate qualche mese fa... gli scandali dei rimborsi targati federalismo verde, fidanzati imbarazzanti che usano soldi pubblici, cerchi magici buttati nella spazzatura e trote tradite dal proprio autista.
Risultato? Base in rivolta, orgoglio federalista, ritorno a Pontida, mea culpa del capo, come dimenticare quelle frasi..."chiedo scusa per i miei figli". Quindi passaggio di consegne al Bobo con tanto di allontanamento da B ("Molto difficile una nuova alleanza col Pdl" Luglio 2012).
Però si sa che in politica, a destra ma anche a sinistra, ci hanno abituato a giravolte infinite infatti eccoci qua con il Maroni che vince grazie ai voti che qualche mese fa sembrava voler allontanare.
Quindi un po di numeri.
1390000 voti circa presi dalla lega in queste elezioni politiche contro i 3 milioni di 4 anni fa, mentre Super Bobo ha raggiunto i 2500000 circa  in Lombardia.
Forse, e dico forse visto che in questo paese non si sa mai, finalmente qualcuno si è reso conto della reale natura di queste persone che per anni con una mano hanno preso i soldi da Roma e con l'altra invece hanno giocato a fare i secessionisti, con punte di razzismo, che ora non è il caso di ricordare ma che rimangono ancora impressi nella mente, e con un'enorme voglia di rimanere incollati alle stanze del potere.
martedì 26 febbraio 2013 27 vostri commenti

Perché si perde... sempre

Perché il centro sinistra non ha avuto il coraggio di andare a votare 16 mesi fa, si è fatto infinocchiare da un governo tecnico che di tecnico non aveva niente, si è fatto imbrigliare dalla lacrime di un ministro che ha dato vita ad una politica del lavoro che ha steso definitivamente ciò che B. aveva tramortito.

Perché sedici mesi fa il centro sinistra avrebbe vinto le elezioni radendo al suolo le percentuali di un personaggio che ormai era quasi, ripeto quasi finito. Invece gli ha permesso di eclissarsi, sparire e lasciare in mano il pdl ad angelino in modo da non apparire all'italiano nel momento un cui la disoccupazione saliva al 35%  nei giovani e il portafoglio delle famiglie italiane era sempre più vuoto, lasciando inoltre il palcoscenico al centro sinistra che si è suicidato firmando ogni provvedimento di Monti.

Perché la Cgil  in 16 mesi di Monti non ha fatto un sciopero generale contro il governo.

Perché la frase "con questa dirigenza non vinceremo mai" sarebbe da tatuare su ogni candidato.

Perché hanno permesso a B. di tornare dopo 16 mesi praticamente ripulito con in mano il pallino del gioco a fargli urlare "io avevo lasciato il paese in migliori condizioni", come se uno ferito a morte possa dire di star bene... ma loro lo  hanno permesso e l'italiano ha bevuto tutto come al solito.

Perché mentre il centro sinistra si beava delle sue primarie all'americana de noatri gli altri il M5s prendeva voti da tutte le parti, e proprio mentre Renzi diceva a tutta l'Italia che il suo segretario era da rottamare, gli altri si coalizzavano con partitini dal nome quasi impronunciabile.

Perché lo snobismo radical chic di una certa sinistra pensa di poter vincere a prescindere dalle cose che vengono proposte sul territorio alla gente... pensa che basti dire che dall'altra parte c'è il male o un comico per prendere voti. 

Perché in troppe Regioni per avallare le politiche di Monti le giunte hanno tagliato cose e servizi che un partito di sinistra non deve fare MAI, a costo di perdere le elezioni (e su questo siamo sicuramente preparati).

Perché la dirigenza del centrosinistra non ha ancora capito che B. in Tv vince sempre e che loro perdono sempre, quindi forse sarebbe meglio tornare nelle piazze, nelle strade, nei posti di lavoro e non nei teatri.

Perché ci sono dirigenti nelle nostre aziende che dicono di essere di sinistra, e magari hanno anche una tessere, e da una parte criticano la Fornero mentre dall'altra appena possono piazzano contratti precari o condizioni di lavoro da liberisti sfrenati.

Perché non quella dirigenza non sa più a chi sta parlando e non conosce più il suo paese, perché gente come la Bindi, la Finocchiaro, D'Alema, Letta, Franceschini, Di Pietro e molti altri dovrebbero trovarsi un altro lavoro o andare al parco.

Perché alla fine una buona parte degli italiani è come Berlusconi, vorrebbe essere come lui, lo idolatra, lo venera, pende dalle sue labbra, quotidianamente si comporta come lui, non ti da mai lo scontrino, se può ti frega, ti raggira, ogni tanto ti canta una canzoncina, mentre ti racconta una barzelletta di ruba il portafoglio, si traveste da fino postino e ti porta via la pensione, parcheggia in doppia fila o nel posto dei disabili, finge di essere invalido, pretende senza mai dare niente, va a messa e quando esce insulta l'extracomunitario e poi va a trovare l'amante, fa battute sconce alle colleghe, ama il potere, adora la televisione di serie B, non legge un libro dai tempi del libro Cuore delle elementari e se non stai attento ti frega la fidanzata quando ti giri.

Perché all'italiano non interessa sapere dove e come prenderà i soldi dell'Imu... li vuole punto, intanto poi se i comuni sono costretti ad alzare altre tasse il problema non è suo, intanto se in questo paese ci sono persone che hanno 10 prime case intestate a figli, cugini, zii, nipoti e portinai il problema non è suo.

Perché ci siam abituati ormai a votare il meno peggio, e questo vizio ci ha portato ad avere la classe dirigente più inutile della storia della sinistra (se si può ancora chiamare così). Perché B. ha plasmato i nostri cervelli, ci ha bloccato su di lui per vent'anni che ci hanno visti impegnanti sconfiggerlo, dimenticandoci però che avremmo potuto farlo con in contenuto, parlando alla gente, cercando soluzioni per chi vive i problemi reali... anni in cui avemmo dovuto andare a prendere per il colletto i dirigenti del centro sinistra e non perdonarli sempre per paura di dare il paese in mano a B. (che intanto lo ha in mano comunque).

Perché se nel dibattito delle primarie non citi neanche una volta Gramsci... Berlinguer... e molti altri ma citi santi, preti e via dicendo forse bisognerebbe iniziare a porsi delle domande.

Perchè noi ci dividiamo e in più facciamo la corsa al centro.

Perché se continui a dire che hai vinto anche quando hai perso il 20% di voti rispetto al 2008, probabilmente è arrivato il momento di salutare tutti e andare alla bocciofila.

Perché troppi italiani sono razzisti e  se ne fregano di chi sta peggio.

Perchè Santoro dopo quella trasmissione se la deve dimenticare Bella Ciao e il suo fido Travaglio quando ha davanti il suo "nemico" dovrebbe parlare non balbettare.

Perché negli anni passati abbiamo accettato gente come Capezzone e Buttiglione.

Perché se non riusciamo a vincere quando il Pdl perde il 40% dei voti rispetto al 2008... quando vinceremo?!?!

Perché il centro sinistra ha preso in considerazione anche minimamente di allearsi con Fini, che qui a Genova nel luglio 2001 ha lasciato un bellissimo ricordo. 

Perché se una settimana prima del voto Bersani gioca con Monti a dire che potrebbero stare insieme poi, anzi poi ci ripensano, poi interviene Vendola dicendo "con Monti mai" poi però ci ripensa perchè per le riforme potrebbero stare insieme, poi ci ripensano tutti e tre ma si smentiscono suibito dopo. Probabilmente dovrebbe rileggersi "L'arte della guerra".

Perché la gente si ricorda solo l'utlimo mese e ha già rimosso il Bunga Bunga, lo spread, la Merkel che aspetta uno che telefona, il Capò dell'Unione Europea, le battute sulla mafia, i soldi che non ci sono, i processi, i terremoti e le battute.

Perché siamo sempre più a sinistra di quello che abbiamo vicino.

Perché negli scioperi ormai siamo i soliti 10 che si salutano e a Natale si fanno anche il regalo.

Perché anche mio nipote di 6 anni aveva capito che Grillo sarebbe arrivato al 20% e a quelle persone che lo hanno votato bisogna parlare, non snobbarle, bisogna spiegare che se un movimento si basa solo ed esclusivamente sul volere di una persona la percentuale di democrazia nel paese di abbassa di una tacca, perché quando si sentono i "grillini" dire che loro voteranno le idee buone vuol dire che se fossero stati presenti durante  i governi mussolini avrebbero votato dei provvedimenti del duce (vedere alla voce parere di Grillo su Casa pound). Però se queste persone, che in parte prima votavano a sinistra, sono passate al M5s non si può sempre cercare il motivo negli altri forse è il caso che chi sta ai vertici si domandi quanto e cosa comunica alla gente e che forse è arrivato il momento di dimettersi (ma sul serio non per finta).

Perché non possiamo sempre incazzarci con chi non ha votato (per scelta politica non per menefreghismo sia charo) perché il "dover andare per salvare il paese" ci ha portato a questa situazione, ci ha portato ad avere nelle nostre giunte dei personaggi inquietanti che non vorremmo avere sul pianerottolo e ci ha portato ad avere assessori (esperienza personale) che non sanno nemmeno che contratti vengono applicati nelle aziende che sotto il loro controllo.

Perché questo paese non ha speranza, ha battuto le mani ad un monarca per anni, ha deriso chi voleva giustizia e libertà, ha riempito le piazze davanti al duce per poi riempirle subito dopo in piazzale loreto, perché ancora oggi c'è chi mette in dubbio il valore della resistenza, perché ci siamo tenuto 40 anni di democrazia cristiana senza fare un cazzo, perché abbiamo esaltato ed esaltiamo imprenditori che hanno fatto i soldi, e ancora ora fanni, grazie allo stato, perché abbiamo nascosto stragi e abbiamo dato la colpa a chi voleva solo la verità, perché abbiamo festeggiato l'avvento del garofano e sperperato soldi nella Milano da bere, perché ancora oggi costruiamo cattedrali nel deserto, facciamo guerre se ci fanno un fischio, chiudiamo ospedali e compriamo F15, perché non abbiamo fermato Occhetto, perché subito dopo aver  tirato le monetine a Craxi quelle stesse persone sono andate al seggio a votare Berlusconi, perché il nostro vicino è un affarista, perché alla fine la cosa importante è che non fermino il campionato di calcio, forse allora in quel caso vedremo la gente nelle piazze.

(sono ben accetti altri perchè...)


venerdì 22 febbraio 2013 16 vostri commenti

Aspettando un passo a sinistra

Ho votato la prima volta nel 1994, qualcuno potrebbe insinuare che ho portato con me B., avevo appena finito di occupare la scuola per 13 giorni, slogan contro la Jervolino ministro della Pubblica Istruzione che poi ho ritrovato  come per magia a sinistra, tante assemblee, la sensazione di fare qualcosa di pazzesco, i primi scontri col menefreghismo italiano, amori, tradimenti, qualche rissa, molto rock e il resto ve lo risparmio.
Ricordo ancora il momento in cui aprii la scheda, era quella per l'elezione diretta del sindaco. Avevo 19 anni tanta voglia di sinistra in corpo, tanti scioperi, un eskimo addosso, le accuse di fascista rosso da parte della professoressa di inglese democristiana, meno dialettica di ora ma stessa passione, almeno credo.
Votai rifondazione, orfano e incazzato per non aver mai potuto votare Pci, a sostegno del centro sinistra.  Erano gli anni del "cavaliere nero" che aveva esternato a tutto il paese che non era più interessato solo ai telegatti ma anche al signor Fini candidato sindaco a Roma. 
Feci così anche dopo. Mai Pds, nè Ds, nè altre trasformazioni strane fino al Pd. Niente di tutto ciò. Sempre e solo quello che si trovava nella parte estrema della scheda, prendendo anche molte facciate.
Ho sempre votato non perchè lo ritendo un diritto/dovere ma perchè lo volevo, lo sentivo, e credevo nelle persone alle quali in quel momento stavo dando il mio voto.
Dico questo perché non sono d'accordo quando sento dire che si deve  andare a votare perchè è un nostro diritto e perché poi non si può protestare allora, credo fermamente che sia anche un diritto dire che tutto ciò che mi offre il panorama politico non mi piace, non mi soddisfa oppure mi fa schifo. Discorso differente invece credo si debba fare per coloro che non votano perché a loro non interessa o perché hanno altro da fare. 
Forse è anche per questo motivo che abbiamo un centro sinistra che ogni tanto, troppo, ci "delude" forse in questi anni noi siamo andati sempre incontro a loro, quando in realtà dovrebbe essere il contrario. La voglia di sinistra nelle piazze, nei posti di lavoro si sente, si può toccare concretamente. E allora cosa manca? 
Non credo si possa fare il rivoluzionario a spot per poi convergere sempre verso il centro quando ci si avvicina alle elezioni, forse servirebbe trovare un equilibrio che gioverebbe a tutto e a tutti. Inoltre non credo si possano dare colpe di eventuali sconfitte a chi, prendendo un decisione, sceglierà di non votare quando in realtà dovrebbe essere la politica, aggiungo della sinistra, a convincere con idee e provvedimenti di sinistra coloro che si sono allontanati.
Detto questo nel post precedente ho parlato di un mio possibile "non voto", confesso di essere ancora in mezzo ad una palude, rabbia e problemi di coscienza, inoltre alcune cose che sono successe ultimamente nella mia città con la mia amministrazione mi hanno fatto ancora più innervosire, però sentire il "comico" prendere come esempio i "malati di mente" ai quali non si danno carezze molte volte ipocrite ma politiche sociali serie e concrete, amicizia e uguaglianza... vedere ancora una volta nella cassetta della posta un tentativo di  truffa a norma di legge con tanto di modulo rimborso Imu... rileggere i danni fatti dal ministro Fornero firmati dal professore e la disoccupazione galoppare al massimo... ecco tutto ciò credo che mi porterà ad esprimere un voto, continuando a sperare e aspettando che prima o poi chi vuole rappresentare le idee di sinistra si sposti verso le richieste di chi gli offre il suo voto e non viceversa.
mercoledì 13 febbraio 2013 31 vostri commenti

Forse sarebbe stato meglio guardare Sanremo...

Se non fosse stato per ciò che ho visto stasera oggi avrei pubblicato un altro post. Ma si sa la storia dei nostri blog è anche questa. Ti alzi la mattina, affiora un'idea, a volte basta una semplice frase sull'autobus, ad un semaforo, in un corridoio o magari davanti alla macchinetta del caffè per farci scrivere 20 righe di incazzatura, satira o autobiografia da condividere.
Invece succede anche che cambia tutto all'improvviso, si passa ad un'altra idea, si abbandona il pensiero del mattino sostituito da quello del pomeriggio che lascia il posto a quello della sera. Ovvero ciò che è successo a me.
Già perché il teatro di solito, non sempre, fa pensare ed è proprio da li che vengo. Niente Shakespeare nè Goldoni né tanto meno Pirandello no... trattasi di teatro politico, o meglio di una nostra storia, della nostra storia. 
Un viaggio in quella che è stata la vita di Enrico partendo dai 100 giorni di galera, il trasferimento a Roma, i primi incarichi importanti e la Figc. Episodi della sua vita intrecciati con i nostri, anche se non c'ero ancora, e la storia del Paese. Il boom economico, gli anni 60, le rivolte, il 68... la sua elezione e i soprannomi affibbiati come sardo muto.
Il suo ripensarsi dopo le verità uscite su Stalin e l'Unione Sovietica, la sua idea di socialismo e democrazia, l'eurocomunismo, la morale.
Il suo coraggio. 
Già, il coraggio delle idee, quello che lo ha portato in Bulgaria per criticare l'intervento in Cecoslovacchia e quello che gli ha dato la forza di presentarsi davanti alla nomenklatura russa per dichiarare lo strappo definitivo dei comunisti italiani rispetto alla casa madre.
Poi il compromesso storico, le smorfie di Andreotti, la morte di Moro e poi 6 anni dopo la sua dopo il discorso di Padova. Lacrime tante lacrime.
E quella frase dello spettacolo..."Berlinguer ha vinto, supera la Dc, ma è morto..." e dopo a noi cosa resta, e via con una carrellata del dopo... Craxi, Forlani, Andreotti, De Mita, De Michelis, Cicchitto, Buttiglione, D'Alema, Veltroni, Berlusconi, Bertinotti, Bossi, Di Pietro, Bersani, Monti e tutto il resto che sapete...
La mente viaggia e inizia ad ascoltare una voce... perchè devo dare il voto a chi non ha avuto il coraggio  di dirsi comunista, di parlare di sinistra, mentre 30 anni fa c'era chi pur di esporre la propria idea con dignità e fermezza si presentava davanti a centinaia di dirigenti russi incazzati con un sardo che non era poi così muto... perchè vergognarsi di ciò che si è... perché rinunciare a ciò che ci fa camminare... perchè abbiamo dovuto convivere con mezze tacche che negli anni non hanno fatto altro che provare a cambiare simbolo e nome vergognandosi di un qualcosa che invece avrebbe potuto salvare il paese, affossando un eredità di idee che erano avanti rispetto al periodo stesso... perché vedete se per caso uno si svegliasse in questo momento dopo anni di letargo e aprisse la tv vedendo Grillo e Berlusconi potrebbe pensare ad una replica di "Te la do io l'America" o una registrazione dei telegatti.. invece no, niente televisione ma quello che offre il panorama politico del paese, compreso Monti insulta Bersani che a sua volta lo insulta per poi fare pace dopo e dirsi che in fondo qualcosa insieme tutto sommato, anche con Vendola si potrebbe fare.
Mi auguro con tutto il cuore di cambiare idea prima della data delle elezioni, ma questa sera appena fuori dal teatro dalla mia bocca è uscita una frase in maniera automatica, come una reazione a tutto quello che per un ora e mezza ho ascoltato....questa volta non voto.

mercoledì 6 febbraio 2013 21 vostri commenti

Campagna letale

"Anche lui è d'accordo su quell'altro..."
"Con lui mai..."
"Potremmo stare insieme per le riforme..."
"Siamo incompatibili..."
"Siamo compatibili..."
"Volendo però dopo..."
"Solo per battere quello si intende.."
"Lui ha il mio numero ma non mi chiama..."
"Che poi non siam così diversi..."
"Con l'altro ha lo you and me!"
"Siamo due poli opposti..."
"Altro che attrazione..."
"Pugno!"
"Si ma non chiuso sia chiaro"
"Scelga con chi..."
"Noi soli, mai con loro..."
"Anzi no!"
"Siete poco a sinistra!"
"Astenetevi!"
"Siete troppo a sinistra!"
"Comunisti!"
"Specchio riflesso!"
"Siete troppo"
"Magari..."
"Siete troppo poco"
"Dove siete?"
"Su Twitter!"
"Mi trattate come trattarono lui..."
"Nessun endorsment... please"
"Volevate comprarci..."
"Quanti siete? Cosa portate?..."
"Non siamo in vendita.."
"Forse... su ebay"
"Però le primarie..."
"Che?"
"Siete vecchi..."
"Noi siam quelli veri... voi quelli del '21"
"Noi siamo del '21, voi la balena bianca"
"Io Achab allora!"

...azz ma quella non è la nostra barca che affonda?!?





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