mercoledì 4 settembre 2013 17 vostri commenti

Arma letame


Il vento di guerra soffia sempre più forte. In questi giorni potrebbe capitare a molti turisti  in navigazione sul mediterraneo di rimirare il cielo e scorgere al posto delle stelle qualche missile lanciato da Israele e Stati Uniti così tanto per fare qualche esercitazione che in fondo non si sa mai.
Tra i silenzi dei governi spuntano i propositi del Papa e del ministro in ombra dei digiuni Emma Bonino.
Nell'attesa di vedere calpestato ancora una volta l'articolo 11 della nostra costituzione che ripudia la guerra scopriamo che mamma Europa dal 2001 ha venduto alla Siria ben 27 milioni e 700 mila euro di armi. Solitamente nelle classifiche europee noi siamo negli ultimi posti, in questo caso no! Spicchiamo in vetta al primo posto con ben 17 milioni di euro di armi vendute a colui che Kerry, fotografato a tavola con Assad,  accosta a Hitler.
Un copione già visto, vedere alla voce armamenti passati a Saddam e Gheddafi del quale abbiamo ancora la tenda montata davanti a palazzo Chigi.
Si diceva fate l'amore non fate la guerra... si diceva.
martedì 3 settembre 2013 19 vostri commenti

C'era una casa molto carina... con 10 vani e nessuna tassina


Nel calderone Italia si dice e succede di tutto. Basta parlare di case e proprietà che si tirano su le antenne pronti ad arrabbiarsi per non pagare l'Imu. Però nei vari dibattiti raramente si sentono dei distinguo. 
Già perché col taglio dell'Imu sulla prima casa chi come il sottoscritto ogni mese devolve a madre banca il mutuo essendo proprietario (? io o la banca...?)  di una casa normale non pagherà (forse) l'Imu come molti ricchi, perchè questa parola bisogna usarla, con una casa di parecchi vani e parecchi metri quadrati.
Senza contare il fatto che allo stato italiano non frega niente se quasi tutto il vostro stipendio va ad una banca per la rata. In questo caso tra un precario o un dipendente da 1000 euro al mese e uno da 5mila euro al mese non c'è differenza, naturalmente a favore di quest'ultimo.
Per non parlare dei classici casi italiani che riguardano le classi degli immobili. Basta vedere il caso Brunetta che si è speso in questi mesi per l'Imu, tassa iniqua, tassa vergognosa, tassa da togliere perché... perché... perché... perché così lui, come noi quelli da 4-5 vani, non tirerà fuori una lira risparmiando 2mila750 euro sulla sua villa sull'Ardeatina,  due piani e  5 bagni, 10 camere, due ripostigli, due cabine armadio, per complessivi 14 vani catastali e mezzo, piscina nel verde circondata da un giardino di 1.300 metri quadrati.
Ma lui continua a dire che le case di lusso continueranno a pagare. Nel frattempo aspettiamo la Service Tax che guarda caso... pagheremo.
That's Italy!

lunedì 26 agosto 2013 11 vostri commenti

Illusionisti

Qualche anno fa, bene o male tutti, abbiamo salutato l'arrivo di Obama alla casa bianca con entusiasmo. Un cambiamento in arrivo, la fine delle dinastie di potere.
Col tempo abbiamo capito che la musica sostanzialmente è sempre la stessa. Qualcosa di differente rispetto agli altri a livello di politica interna certamente è stato fatto , il tentativo di riforma sanitaria, ma all'estero gli Usa rimangono i gendarmi del mondo sempre pronti a mettere mano dove interessa a loro, dove possono guadagnarci politicamente e soprattutto economicamente.
Basta vedere il comportamento nei confronti dei fatti d'Egitto che rimane un loro alleato fondamentale e quello che sta succedendo in queste ore con la minaccia di un'altra guerra, questa volta in Siria, calpestando ancora una volta l'Onu e tutti gli stati che lo compongono.
In questi giorni più di una volta ho pensato ad una voce del nostro governo?!? che non si sente mai, nonostante il caso Kazakistan, Egitto e ora Siria, mentre prima fuori dalla stanza dei bottoni era sempre pronta a fare proclami e scioperi della fame. Sia chiaro non contiamo nulla  noi, ma così tanto per far sapere agli altri il proprio parere Emma Bonino se ci sei batti un colpo, forte perché non si sente.
sabato 24 agosto 2013 13 vostri commenti

Uguale per chi?

Leggevo ieri del numero davvero alto di italiani che aspettano un processo all'estero o che sono rinchiusi in prigioni di paesi stranieri. Qualcuno colpevole, altri a quanto pare dichiarano di non avere avuto un giusto processo e altri ancora che denunciano maltrattamenti subiti nelle prigioni.
Ciò a cui abbiamo assistito nei giorni passati, e che dovremo subire ancora per molto, ha dell'incredibile oppure semplicemente molto italiano. Un uomo, processato e condannato per frode ed evasione fiscale ex presidente del consiglio, che si fa ricevere dall'attuale presidente del consiglio per parlare del suo ripeto suo problema giudiziario.
Da oggi ogni famiglia con un parente condannato, un parente ingiustamente incarcerato o magari dimenticato dallo stato in qualche prigione di paese straniero dovrebbe attaccarsi al campanello di casa Letta per essere ricevuto.
Molti giornalisti e lo stesso Letta hanno parlato di rischio di caduta del governo per problemi di politica interna, no questa non è politica interna, questa è politica privata di un uomo che da vent'anni usa lo stato per i suo porci, in tutti i sensi, comodi con la firma di parecchi milioni di cittadini che in fondo in fondo sono o vorrebbero essere come lui.

lunedì 19 agosto 2013 15 vostri commenti

Sciacalli d'Egitto

Inizio da quello che ho sentito ieri. Persone intervistate all'aeroporto di ritorno dall'Egitto. Sia chiaro ognuno è libero di fare ciò che vuole ma mi chiedo come si possa andare in vacanza in un paese dove ogni giorno esce un bollettino di morte solo perché i tour operator hanno lanciato prezzi da urlo per quella meta. Che dire ne abbiamo già viste di situazioni del genere e ne vedremo.
Ciò che mi ha colpito sono le parole degli intervistati. Solamente uno ha detto che sarebbe meglio stare a casa e non partire, gli altri riporto testuale "giù tutto bene" e un "quello che pubblicate non è vero".
Tempo fa abbiamo gioito per la caduta di Mubarak, salutando le piazze d'Egitto come un esempio da seguire. Poi però le elezioni hanno dato ragione alla fratellanza. Brogli? Non si è ancora capito. Ciò che sicuramente è stato chiaro fin da subito è che Morsi appena insediato si è subito affrettato a ristabilire il sistema Mubarak.
Quindi proteste e ancora piazze piene. Questa volta represse dalla polizia. E poi il resto è storia ormai, l'intervento dell'esercito.
Lo avevamo detto in tanti che di solito quando in uno stato si risolvono le cose con armi e divise il futuro non è roseo. Si sperava in una pausa della democrazia, in una pacificazione, niente di tutto ciò.  Ora, infatti, assistiamo al tutti contro tutti, ad accuse di terrorismo da una parte e di fascismo dall'altra mentre il resto del mondo sta a guardare.
Non c'era bisogno ma con i fatti d'Egitto ancora una volta abbiamo avuto la prova dell'inutilità delle organizzazioni mondiali ed europee interessate solamente ai conti, al petrolio, alle materie prime e agli interessi finanziari. 
In Egitto si muore, qualcuno  ci va in vacanza e molti si girano dall'altra parte.
venerdì 2 agosto 2013 14 vostri commenti

Capodanno per la democrazia

1 Agosto 2013. Questa data nessuno potrà mai togliercela, nessuna legge ad personam potrà cancellarla dal calendario, almeno credo. Oggi possiamo dire senza essere perseguiti o censurati che Silvio Berlusconi è un truffatore ed evasore conclamato per legge. 
Attenzione, ho detto Silvio Berlusconi omettendo il cavaliere perché pare che una volta condannato decadano tutti i titoli acquisiti con il sudore della fronte... degli altri.
Vittoria? Svolta storica? Direi proprio di no. Questa però è storia, e sulla fedina penale dell'uomo più potente d'Italia comunque sia rimarrà questa condanna, che in un paese normale sarebbe arrivata anni fa. Non potrà più giocare con le parole vantandosi di non essere mai stato condannato. Questa volta nessuna prescrizione lo ha tolto dalle aule del tribunale, nessuna depenalizzazione del falso in bilancio lo ha salvato, nessuna legge Cirielli, nessun lodo, nessun decreto Biondi, nessuno lodo Schifani.
Perchè nessuna vittoria allora? Perchè non andrà mai in galera, perchè in questo paese di colletti bianchi dietro le sbarre ne abbiamo visti pochi, perché grazie all'indulto infinito 3 anni gli sono stati abbuonati e perchè chissà cosa riuscirà a tirare fuori dal cappello per evitare sia i domiciliari che i lavori socialmente utili (poveri coloro che dovranno sopportare la presenza di un individuo del genere in struttura). 
Oggi con lui sono stati giudicati colpevoli coloro che lo hanno sempre votato, quelli che per 20 anni hanno voltato la faccia da un'altra parte per sostenere il capo e per risplendere di luce sua, quelli che non esisterebbero se non ci fosse, quelli che lo venerano perchè nella vita quotidiana fanno come lui e non pagano le tasse, quelli che ti dicono un prezzo con la fattura e un altro senza, quelli che fanno i padroni nelle fabbriche, quelli che se ne fregano della legge e delle regole di una società civile, quelli che hanno fatto finta di fargli opposizione andandoci poi a prendere il caffè, quelli che gli hanno retto il gioco sulla pelle degli aquilani, quelli che hanno riso quando faceva aspettare la Merkel e magari era al telefono con una escort raccontando dei sui punti erogeni, quelli che hanno detto "che vuoi che sia" quando la regina Elisabetta lo ha ripreso, quelli che hanno battuto le mani quando ha sostenuto di essere il migliore presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, quelli che tiravano le monetine a Craxi e il giorno dopo hanno votato Forza Italia, quelli che guardando le pubblicità contro i comunisti nel 1994 hanno annuito, quelli che erano emozionati mentre firmava il contratto degli italiani, quelli che hanno cantato "meno male che Silvio c'è", quelli che hanno permesso a lui e hai suoi colonnelli di trasformare Genova nel 2001 in Buenosaires del 1978,  quelli come Veltroni che non lo hanno nemmeno nominato alle elezioni, quelli come D'Alema che ci ha fatto una bicamerale, quelli come Renzi che ci sono andati in casa e quelli come Letta che ci stanno facendo un governo.
Oggi il pensiero va a tutti quegli italiani che rispettano la legge, che non hanno amici degli amici e che non hanno mai avuto le reti unificate per ciò che fanno ogni giorno.
martedì 30 luglio 2013 14 vostri commenti

Son tornati... anzi mai andati!

"E' vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista."

Non una frase a caso, scritta così tanto per riempire un foglio bianco, ma un precisa indicazione dei nostri padri costituenti come se sapessero già che il mostro sarebbe tornato. E l'avrebbe fatto anche sotto mentite spoglie per questo motivo hanno aggiunto "sotto qualsiasi forma".
Perché come vogliamo chiamare i partiti che in questi anni hanno fatto del razzismo una loro bandiera? Che hanno parlato di Mussolini come di un eroe? Che fanno portato in giro simboli fascisti e saluti che pensavamo di non dover rivedere più.
Personaggi che sono stati anche al governo e che abbiamo visto affrettarsi per  andare a baciare qualche mano di alto prelato per uscire poi dalla chiesa e prendere ad insulti il primo immigrato in zona.
Se penso che in passato una parte della sinistra ha anche pensato di poter fare un'alleanza con elementi come Borghezio e company mi viene il volta stomaco.
Oggi continuano inesorabili gli attacchi al ministro Kyenge da parte della lega e di forza nuova. Manichini impiccati lasciati nelle vie dove deve passare il ministro, consiglieri comunali che escono dall'aula al momento dell'intervento del ministro. In questo paese hanno istituito il vergognoso reato di clandestinità, credo sia venuto il momento di istituire il reato di razzismo (già presente in costituzione Art 3) e di fascismo (già presente in costituzione XII disposizione transitoria). 
Non se ne sono mai andati.
lunedì 29 luglio 2013 12 vostri commenti

Ricordo e brivido

Mi tornano in mente spesso i viaggi che facevo da piccolo. Non avevamo la macchina, quindi si andava in treno oppure in pullman.
A volte si tratta di ricordi flash, ero molto piccolo. Ad esempio ho ancora nella mente le immagini del pullman che passa vicino a Longarone, il silenzio delle persone, una distesa di fango immensa e un bambino biondissimo, io, che scambiavano per tedesco, dal finestrino. Non capivo ma comprendevo il dolore.
Ricordo bene i nostri viaggi in Trentino con i miei e mio fratello e le nostre dormite nella cabine. Si tirava giù il poggia piedi e si provava a chiudere occhio, svegliati ogni tanto dalla velocità dell'Intercity che sfrecciava sul binario opposto. Inoltre come dimenticare l'ombra di  mio padre nel corridoio sigaretta alla bocca che faceva  da vedetta.
Andavamo ovunque anche senza macchina, si organizzava il viaggio e poi via. Rivedere ora quelle foto mi fa riflettere a volte su quanti problemi ci poniamo  sul come spostarci.
Non ho dimenticato... qualche faccia incontrata, come quel signore che vedendomi molto simile a un pampino tetesco iniziò a parlarmi in "lingua" ed io terrorizzato gambe levate verso la mamma... le banana split giganti mangiate da mio fratello... la pioggia in arrivo dalle montagne e le fughe per arrivare in albergo... le battaglie con in grilli tra me e mio fratello... le camomille della sera e le cioccolate calde della mattina... quella volta che per colpa mia (volevo una finta cinepresa giocattolo) per poco perdiamo il pullman di ritorno da un ghiacciaio... la merenda con salsiccia e polenta sulla Marmolada... e mia nonna che scavalca un recinto.
Chilometri di rotaie percorse, storie,  asfalto battuto per raggiungere una meta con la famiglia, obiettivo conquistato dopo tanta fatica del lavoro di fabbrica di mio padre.
Così ieri sera, ed oggi, leggendo la notizia dell'incidente in Irpinia, come quella del treno a Compostela e ancora prima in Francia, il pensiero va  a quelle famiglie e  a quelle vite troncate. 
E i brividi salgono.
venerdì 26 luglio 2013 11 vostri commenti

Ad liberi tutti



E alla fine arrivò anche lei. La madre di tutti i colpi di spugna già messi in atto nel silenzio generale in 20 anni di berlusconismo. 
Immagino  l'intervento a voce grossa del prode Letta nipote, pronto ad intervenire per rassicurare il paese mentre l'allegra brigata targata Pdl sta prendendo in mano le redini del governo (si può chiamare così?!?) sterzando sempre più a destra.
Comunque non vi preoccupate perché verremo rassicurati dall'ennesimo intervento del nostro presidente della repubblica  pronto a chiedere l'unità per il bene del paese (che coincide sempre meno con il nostro),  ci saranno dichiarazioni di distinguo nel Pd che svaniranno subito in parlamento, perché quando di tratta di salvare amici degli amici incredibilmente riescono a trovare l'unità, mentre su Rodotà e altro abbiamo assistito alle fughe.
Quindi cuore in pace perché se conoscete qualche amministratore politico che rischia il carcere (alzi la mano chi ricorda un politico dietro le sbarre?!!?) per finanziamento illecito, potrebbe arrivare in soccorso l'emendamento proposto dal Pdl sul disegno di legge del governo Letta.
Insomma un liberi tutti da favola per il passato e per il futuro, perché si sa l'amico non si dimentica ma la giustizia si. 
sabato 20 luglio 2013 12 vostri commenti

Genova non dimenticherà mai


In questo clima di distensione e vulimmusse bene che dura da troppo tempo qualcuno può tranquillamente togliersi dalla testa che Genova dimenticherà.
Faremo in modo di ricordare sempre, a chi verrà dopo di noi, ai nostri figli e nipoti, ai nuovi arrivati e quelli lontani che 12 anni fa in questi giorni  venne sospesa la democrazia, trasformando una città medaglia d'ora per la resistenza in una Buenosaires degli anni 70 picchiando persone di ogni età senza motivo, caricando cortei autorizzati, uccidendo un ragazzo, lasciando scorrazzare per le vie personaggi protetti dalle forze dell'ordine, picchiando persone che dormivano alla Diaz per poi portarle nella caserma di Bolzaneto dove sono state fatte torture fisiche e psicologiche inneggiando il fascismo.
Ricorderemo anche che i colpevoli sono stati trovati ma sono stati promossi come sempre, mandati a ricoprire cariche importanti in un paese che troppe volte dimentica di essere una democrazia, e oggi fa veramente tristezza leggere che il sindacato della polizia Coisp chiede di manifestare in piazza Alimonda "affinche' anche i pochi che hanno tentato ed ancora tentano di far passare per eroe chi si e' comportato in maniera illegale cerchino conforto altrove piuttosto che nella ricerca della criminalizzazione di centinaia di migliaia di uomini e donne che onestamente svolgono il proprio servizio per la difesa delle istituzioni e dei cittadini". Dimentica troppo facilmente quest'uomo che in quei giorni quelle persone che avrebbero dovuto far rispettare la legge l'hanno calpestata e con lei hanno stracciato la costituzione della repubblica italiana che sta al di sopra di tutti. 
Genova ricorda.
venerdì 19 luglio 2013 23 vostri commenti

Per niente dolci e gabbati, noi


Continua inesorabile il furto di parole. Ora anche  "indignati" ci è stata portata via. Questa volta si tratta dei due stilisti Dolce&Gabbana che hanno chiuso per protesta il loro negozio di Milano contro le dichiarazioni dell'assessore al commercio Franco d'Alfonso che udite udite si era permesso di dire che...

«Non bisognerebbe concedere spazi simbolo della città a personaggi famosi e marchi vip che hanno rimediato condanne per fatti particolarmente odiosi in questo momento di crisi economica come l’evasione fiscale»

...caspita! Potete capire la reazione di tutti, ma come, in questo paese se la prendono con gli evasori!!! Non sia mai! Anatema!!! E allora vai con un bel cinguettio di Stefano Gabbana su Twitter che scrive "Fate schifo!".
Effettivamente il genere italico è abituato diversamente, non se la prende con gli evasori di solito dai, ultimamente  va a vedere quanto spendono i politici ma è una moda che passerà presto, meglio continuare a fare pagare le tasse agli sfigati che prendono la busta paga no.
D'altra parte Dolce&Gabbana sono stati condannati per un'evasione di quasi UN MILIARDO DI EURO, e che sarà mai al giorno d'oggi mentre i comuni aumentano le tasse sulla spazzatura, le regioni tagliano i fondi per i disabili, gli ospedali non hanno soldi per i medicinali che ti devi  portare da casa, nelle scuole ci sono i cantieri e biglietti che prima si prendevano per la coda dal macellaio ora i prendono  per rovistare nei cassonetti.
Comunque ora che ci penso facciamo proprio schifo già... perché abbiamo permesso a questa gente, gli evasori, di comandare in questo paese e di trasformare un reato in un motivo di orgoglio.
giovedì 18 luglio 2013 9 vostri commenti

Mamma Li Gresti

In questi giorni si parla dell'arresto di tutta la famiglia Ligresti. Credo che la domanda che tutto il paese dovrebbe porsi sia un'altra. Perché in un paese civile gente che è stata già condannata in passato, che è apparsa in parecchie inchieste di Tangentopoli (prima fase), può ancora manovrare milioni di euro?
Perché per tali personaggi si stendono tappeti rossi per entrare nei consigli di amministrazione come Rcs Mediagroup  e Unicredit quando un normale cittadino per molto meno non si fa entrare nemmeno dalla porta?
Qualcuno potrebbe rispondere perché siamo in democrazia e quindi a tutti è data la seconda possibilità. Potrebbe anche essere vero, ma qui trattasi di seconda, terza, quarta ed infinita possibilit che guarda caso viene data sempre agli stessi personaggi che ciclicamente tornano a fare notizia per qualche scandalo.
Ecco forse quando questo paese inizierà a risolvere questioni del genere, e non parlo solo dell faccenda Li Gresti (ogni riferimento al monte dei paschi non è casuale) potrà, forse, ricominciare a respirare e crescere, altrimenti saremmo sempre qui a commentare  arresti e rilasci immediati per decorrenza di termini o prescrizioni, con il dispiacere di leggere anche le difese immediate di politici come Cicchitto che non tardano a dichiare che  "Non vorremmo che ci si trovasse di fronte ad un atteggiamento punitivo derivante da ragioni storiche".
Chiaro il messaggio del signor Cicchitto no?
mercoledì 17 luglio 2013 12 vostri commenti

Incontri severamente vietati ad una certa età

Ebbene si capita anche nella vita di un blogger che si inizi a pensare alla paternità. Qualcuno facendo due calcoli sulla mia età potrebbe anche dire che sarebbe l'ora, ma questo non è il punto della questione. Oggi qui si parla di strane coincidenze negli incontri e nei dialoghi quotidiani.
Succede quindi che si cammini per strada con la propria compagna (o compagno) e ci si scontri (perché questi non sono incontri) con una collega attenzione attenzione... in maternità...

"Ah guarda un incubo... uno non dorme tutta la notte... l'altro si sveglia e piange. Però poi si va avanti... però non si dorme più.. e mi fa male la schiena... e guarda ne esco ora dal dottore. Non ti dico"

Ecco appunto non dirlo, non dirmelo, anzi non dircelo.
Ma andiamo avanti, passano giorni e si cade sempre li. Altri incontri, altro argomento in voga in queste ore. Le vacanze....

"Ah dove andate voi? Eh beati, scordatevele le vacanze così, fatele ora che siete ancora in tempo... andare via in moto in due bei tempi... eh ora invece no no, noi cerchiamo la tranquillità, un ambiente protetto... e beati voi"

E due, preso, incassato e portato a casa. Ma si va avanti lo stesso, si sa sono sono parole discorsi. Ma uno si domanda ma prima perché non si incontravano certe persone, uno inizia a pensare che facciano le uscite tematiche per spingere all'astinenza.
Ma il bello è quando prenoti in un ristorantino, tavole per due, cenetta intima insomma dai chi non l'ha mai fatta? Atmosfera giusta... MA!!! Il tavolo davanti è occupato quasi abusivamente da famigliola composta da Mamma con bimbo in braccio con uno sguardo che neanche Anna Magnani avrebbe potuto tanto, bimba di età tra i 4 e i 5 anni che ti fissa come se stesse facendo un provino per il remake di Shining con tanto di triciclo al seguito, bimbo più grande con Ps3 portatile in mano che non guarda neanche il piatto, padre indaffarato a capire cosa succede con tanto di marsupio sopra la maglietta bloccato dalla pancia e da due maniglie dell'amore che Mastrota nelle sue televendite non ha mai visto in nessuna pentola.
MAYDAY!!!!

martedì 16 luglio 2013 12 vostri commenti

I sensi della più alta considerazione


"L'Ambasciata della Repubblica del Kazakistan si avvale dell'occasione per rinnovare all'Ufficio Immigrazione della Questura di Roma i sensi della sua più alta considerazione".
In pratica dopo Forza Italia... Grazie Italia, che per noi vuol dire oleodotto, petrolio, affari e denaro alla faccia della democrazia e delle sue regole, alla faccia dei diritti civili di una persona, alla faccia dello spirito umanitario che dovrebbero avere tutti a prescindere dagli incarichi politici.
Insomma un'altra chicca che si aggiunge alla storia italiana.
Già perché in ogni caso che di mezzo ci siano gli Stati Uniti, la Russia o il Kazakistan noi chiniamo sempre il capo davanti al dio denaro, diventiamo zerbini con scritto salve sulla schiena.
Poco importa se abbiamo consegnato una donna e una bambina a Nazarbayev, già amico del Caimano al quale piacciono solo i comunisti sovietici, che si vanta di ottenere ad ogni elezione il 95% dei voti, che ha dato in passato prova dell'alto valore democratico sparando sui lavoratori di una compagnia petrolifera in sciopero.
Ma noi dobbiamo pensare alle nostre 53 aziende che in un pezzo della vecchia Urss fanno affari, non possiamo stare qui a seguire procedure e pensare ai diritti civili. Chi lo andrebbe poi a dire all'Eni, all'Impregilo e all'Agip?!?!?! 
Ricordate... i sensi della più alta considerazione.

lunedì 15 luglio 2013 18 vostri commenti

Questi due... fora da i ball!


Nel silenzio estivo dell'informazione intervallato da servizi sul caro gelato, quelli sui siti on line dove acquistare pacchetti vacanze da sogno e quelli sulle mete dei vip spunta  l'ennesimo spettacolo offerto dal nostro paese, o meglio dalla società in cui viviamo.
Colui che ha dato vita ad una delle più indecenti leggi elettorali, definita da lui stesso PORCATA, colui che si è fatto fotografare davanti a pezzi di carta in fiamme per dimostrare che il suo ministero della semplificazione serviva, colui che ha messo in pericolo vite umane indossando una maglietta con tanto di vignetta contro Maometto è tornato alla carica.
Insulti razzisti dopo quelli di Borghezio, non i primi, nei confronti del ministro Kyenge.
C'è da meravigliarsi? La risposta è no, ed è una risposta triste perché ci fa capire il livello che il nostro paese ha raggiunto. Ciò che fa ancora più male è il fatto che tanti italiani la pensino come Calderoli e non solo sul ministro. Basta fare un giro di commenti su facebook o in qualche portale di una qualunque testata giornalistica.
Di cosa voliamo stupirci, del fatto che uno come Borghezio, ex fascista extraparlamentare, sia razzista? Direi di no, vogliamo ricordare la sua performance con tanto di disinfettante sulle carrozze dei treni utilizzate da extracomunitari. Casomai dovremmo stupirci, o meglio, incazzarci con chi gli ha dato negli anni il voto, con chi ha permesso che personaggi imbarazzanti della Lega, e non solo, andassero ad occupare posizioni di governo e dovremmo essere furiosi con chi in passato ha cercato di avvicinarsi alle posizioni del carroccio.
Occhio perché vicino a voi c'è un Borghezio o un Calderoli.

giovedì 11 luglio 2013 12 vostri commenti

PerDente

O meglio, l'incredibile e continuo suicidio del partito democratico. Già perché se fosse un giocatore di calcio si potrebbe paragonare ad un centravanti che tutte le volte scarta tre o quattro giocatori (quando ci riesce), arriva davanti al portiere, salta anche lui e solo davanti alla porta, vuota, tira incredibilmente (nemmeno tanto) fuori.
La storia è questa, e in mezzo purtroppo ci stiamo noi, ed il brutto  è che continua a ripetersi perché andando indietro nel tempo  ne vengono in mente tanti suicidi politici del pd, pds, democratici (scegliete voi) i cui dirigenti potrebbero riscrivere il Libro dei coniglietti suicidi.
Giusto per citarne uno, la bicamerale di Mister D'Alema in combutta con l'imperatore di Arcore.
Per non parlare della grandissima campagna elettorale di Don Walter Veltroni in grado di non citare mai Silvio ma chiamandolo "il maggior esponente dello schieramento a noi avverso", che francamente solo un genio al contrario poteva inventare.
Potrei citare la mancata elezione di Rodotà... i 100 franchi tiratori... la legge sul conflitto di interessi mai fatta... l'occhiolino schiacciato a Fini che ancora ricordiamo a Genova per il suo contributo durante il G8... il duello Occhetto-Berlusconi... candidature imbarazzanti... le assenze al voto per lo scudo fiscale... il voto alle guerre... Rutelli premier (ho ancora i brividi)...  Mastella ministro di Grazia e Giustizia (per favore aiutatemi a rimuoverlo)... l'isolamento della Fiom... l'alleanza con la Lega ("una costola della sinistra" come predicò Mister D'Alema)... le telefonate imbarazzanti di Fassino che come un bambino davanti ad un pollo esclama "abbiamo un banca!"... il voto a Mario Monti... la paura di andare ad elezione mesi fa, e molto altro.
E aggiungiamo con profondo disgusto il voto favorevole per sospendere i lavori in parlamento per un giorno a difesa dell'unto del signore, arrivando alle dichiarazioni di oggi di Schifani, che qualcuno a dalle parti del Pd avrebbe anche votato come presidente della repubblica... "se condannano Silvio non restiamo".
Questo non è più (e forse non lo è mai stato) un partito di sinistra, dobbiamo pensare ad altro, un nuovo soggetto, inutile aspettarsi da loro "qualche cosa di sinistra".
mercoledì 10 luglio 2013 12 vostri commenti

Lavori sospesi

Dunque dobbiamo aggiungere un'altra iniziativa tutta italiana oggi alle nostra lista della vergona. La possibile sospensione de lavori alla Camera e al Senato. Leggendo così senza approfondire uno potrebbe dire... "stavano rifacendo i bagni e si fermano"... "stavamo ricostruendo il parrucchiere gratis per i parlamentari"... "stavano rifacendo le labbra della Santanché ed è finito il silicone".
No, trattasi del lavoro dei parlamentari. Ovvero quelli che dovrebbero impegnarsi per ogni cittadino e per tutto il paese che versa in condizioni pietose. Invece una parte del parlamento ha deciso, ormai da anni, di occuparsi solo di uno. Lui.
Quindi vediamo per cosa ci si dovrebbe fermare per protesta...

...disoccupazione ai massimi storici...
...numero di precari imbarazzante per un paese civile...
...processi lunghissimi senza arrivare quasi mai alla fine...
...femminicidio giornaliero...
...prescrizioni di criminali di ogni genere...
...condannati in definitiva che occupano posizioni strategiche per il paese...
...spese pubbliche per finanziare armi...
...morti vergognose nelle carceri italiane...
...stragi mai risolte...
...violenze del G8 senza colpevoli...
...morti sul lavoro ogni giorno...
...mafia, camorra e ndrangheta che oramai agiscono impunite, come sempre...
...scandali in vaticano per pedofilia, evasione e molto altro...
...evasione fiscale a livelli allucinanti...
...episodi di razzismo istituzionalizzato...
...sanità pubblica che ormai è un miraggio...
...scuola pubblica umiliata...
...banche che non concedono mutui a meno che non sei amico degli amici degli amici...
...tassi di interesse da usura...
...trattenute sulla busta paga che superano gli stipendi...
...depenalizzazione del falso in bilancio...
...sfruttamento sui posti di lavoro...
...operai espulsi dalle fabbriche per proteste sindacali...
...imprenditori che prendono i soldi qui e investono all'esterno...
...legittimi impedimenti da repubblica delle banane...
...attacchi alla magistratura...

...e altro che sicuramente ho dimenticato e che potete aggiungere perché nello scrivere queste righe le mie dita si sono fermate sulla tastiera per lo schifo che provo verso queste persone.
martedì 9 luglio 2013 11 vostri commenti

Gli esterrefatti

"Cosa aspettiamo per passare all'azione?"
"Pronti a resistenza"
"Siamo esterrefatti per la fretta"
"Siamo pronti a forme di resistenza, seppure non violente"
"Giustizia con effetti speciali"
"Quanta fretta"

Ora scegliete voi se andare a cercare su google gli autori di queste frasi, rovistare nella vostra memoria storica oppure semplicemente sfogliare un giornale di oggi.
Ma la domanda che un cittadino onesto dovrebbe porsi è... chiunque al suo posto, con la sua fedina penale, con il suo passato di prescrizioni, assoluzioni imbarazzanti e condanne, amicizie da peggiori bar di Caracas... dove sarebbe? potrebbe concorrere per una carica pubblica? potrebbe partecipare ad un concorso pubblico? troverebbe difensori pronti a diventare scudi umani? parlamentari subito attivi per marciare davanti al palazzo di giustizia?
Siamo decisamente esterrefatti... ecco quello che diranno di noi in futuro rileggendo la storia di questi anni.
giovedì 4 luglio 2013 16 vostri commenti

Democrazia d'Egitto?!?

In queste ore stiamo seguendo la vicende dell'Egitto, nei giorni passati abbiamo esaltato le piazze del Brasile, della Turchia e la stessa piazza Tahrir per l'esempio di voglia di partecipazione, di democrazia, di condanna delle scelte sbagliate che i governi di troppi paesi fanno seguendo i dettami delle banche e ignorando le richieste della maggioranza del popolo.
Ciò che spaventa, e che chiaramente non amo,  è  l'intervento dell'esercito che è sempre un'incognita, legato al volere di pochi che possono decidere una via o un'altra a seconda del loro indirizzo politico o a volte del mero interesse personale supportato dalle armi.
Attendiamo gli sviluppi questo è chiaro, ma mi auguro che presto la palla passi al popolo e alla democrazia, lasciando il destino del paese alle urne e ad elezioni libere, che a volte purtroppo come abbiamo visto, non solo all'estero, portano al potere persone che 5 minuti dopo avere ricevuto il mandato si dimenticano di chi ha contribuito a  metterli nella loro posizione, seguendo invece solo interessi particolari economico o quelli di qualche religione.
Il popolo ha voce ma serve chi la deve ascoltare.
lunedì 1 luglio 2013 17 vostri commenti

Nella capanna dello zio Sam


Allora fatemi capire dove sta il problema.
Dopo decenni di dominio Usa su di noi e su gran parte d'Europa, dopo politiche statunitensi di "invasione politica" dei nostri territori, dopo finanziamenti occulti e non per far vincere le elezioni a chi piaceva di più a Washington, dopo ministri ricusati perché non graditi dallo zio Sam,  dopo coperture per stragi, dopo presidenti del consiglio italiani che hanno preso il numero davanti alla Casa Bianca per poter essere ricevuti dal presidentissimo di turno, dopo ricatti politico-finanziari che per anni abbiamo fatto finta di vedere o chiamato con altro nome... ora parliamo di "compromessa credibilità dell'alleanza"?
Ci evitino questo teatrino imbarazzante lor signori e facciano presto a passare all'atto finale quello dove il padrone a stelle e strisce ci getta l'osso e ci comanda di non abbaiare.

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