lunedì 27 gennaio 2020

Ti ricordi?

La parola memoria mi fa venire in mente mia nonna. Era la custode della nostra storia familiare, nomi e fatti raccontati con una precisione certosina. Succedeva spesso durante le cene che qualcuno tirasse fuori qualche vecchio aneddoto e subito lei lo condiva con avvenimenti inediti oppure ripetuti ma sempre piacevoli da ascoltare. 
Ora quando ci riuniamo mancano i suoi racconti, quei soprannomi buffi che spesso si davano una volta, in alcuni casi anche annotati dietro a vecchie fotografie in bianco e nero un po' ingiallite. 
Mi capita spesso di pensare a cose del passato, quel "ti ricordi" che in pochi attimi ci riporta indietro nel tempo, a persone e cose care o anche a quelle meno care che però hanno contribuito al nostro percorso. 
Oggi dunque la giornata della memoria per continuare a non dimenticare, ricordare e  non abbassare la guardia nei confronti di un odio che non è mai seppellito, pronto a ripresentarsi ogni volta che trova uno spiraglio, un veicolo. 
E ce ne sono troppi, purtroppo. 


"La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace. È questa una verità logora, nota non solo agli psicologi, ma anche a chiunque abbia posto attenzione al comportamento di chi lo circonda, o al suo stesso comportamento. I ricordi che giacciono in noi non sono incisi sulla pietra; non solo tendono a cancellarsi con gli anni, ma spesso si modificano, o addirittura si accrescono, incorporando lineamenti estranei." 
I sommersi e i salvati - Primo Levi



26 commenti:

  1. Senza memoria non può esserci vero futuro.
    sinforosa

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  2. I nostri nonni hanno vissuto un'epoca difficile, sofferta e pericolosa per regalarci tutto quello che ci circonda. Eppure contemporaneamente al nostro benessere in tante parti del mondo si spara, si uccide, si soffre la fame.

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    1. Sara forse sarebbe il caso di diventare adulti. I nostri avi non hanno determinato il nostro benessere attraversando un labirinto in cui furono posti inconsapevolmente da certi Dei dispettosi ma l'hanno determinato attuando tutti i piani e i progetti che furono in grado di concepire. Questi piani e progetti contemplavano la fatica nei campi e nelle miniere ma anche la violenza per sottomettere altri e sottrargli i loro beni. Io abito in una città che è diventata la potenza locale che è ancora oggi con due strumenti, l'industria della tessitura e della tintoria e la fabbricazione di armi per l'esportazione in tutta Europa. L'inno nazionale ufficiale/non ufficiale, il "Canto degli Italiani", ci racconta della necessità di stringersi a "coorte", l'unità dell'Esercito romano precedente il "manipolo", per ripetere le imprese di Scipione e prendere la Vittoria per i capelli, perché Iddio l'ha creata schiava di Roma.

      Notoriamente ci sono due tipi di Storia. La Storia degli "annales" che è scritta dai vincitori e la "Nuova Storia" che è una ricostruzione a posteriori sulla base della quantità maggiore possibile di indizi. La prima è manipolata per definizione. La seconda viene manipolata sia selezionando gli indizi considerati, sia indirizzando la ricostruzione applicando certi criteri in modo che confermi una tesi precostituita. Allora il discorso si sposta su quali tesi ognuno vuole sostenere e per quale ragione. Per esempio, di questi tempi si rimuove l'ovvia considerazione che tutte le migrazioni della Storia hanno implicato un genocidio perché la tesi che si vuole sostenere è che il "meticciato" delle società post-coloniali sia l'apice dell'evoluzione umana.

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  3. “Chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo.” Una sua variante: la storia ripete se stessa “la prima volta come tragedia, la seconda come farsa.”
    Nel nostro amato paese, ne sappiamo qualcosa...

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    1. Davvero preoccupante quello che sta avvenendo nel nostro paese e non solo direi

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  4. Stanno scomparendo gli ultimi testimoni dell'orrore, bisogna farsi carico della memoria collettiva, senza la quale le basi della democrazia possono vacillare

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  5. Rimango basita da quelli che l'hanno persa, la memoria. La presenza degli anziani è preziosa.

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  6. Sono periodi inquietanti e pericolosi ed oggi la memoria storica è ancora più importante proprio per l'aria che tira in questa società.

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    1. Ricordo il periodo di Berlusconi in cui si diceva “peggio di così”…invece.

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  7. L'odio è dentro di noi, ognuno lo ha.
    Quanti qua odiano?
    Quanti discriminano?
    Ognuno di noi lo fa, poi ci sono discriminazioni accettabili e quelle no.
    Se su un muro scrivi "xxxxx di merda" il tuo giudizio cambia a seconda di cosa metto su quelle "x"
    le pene cambiano, i giudizi morali, ecc a seconda di cosa mettiamo.
    Vale in ogni ambito, dallo sport alla vita quotidiana.
    La lezione di quell'orrore non l'hanno imparata in primis quelli che l'hanno subita.
    Mi risulta che i primi a discriminare siano proprio gli israeliani, stato fondato dai profughi.
    E' difficile essere credibile se sei il primo che non rispetta la memoria?!
    Esiste poi il problema del racconto della storia, del senso unico dato alla guerra civile italiana, di una visione STORICA e non politica di quanto avvenne.

    Tutti in questi giorni a cantare "bella ciao"
    ma vi siete mai soffermati a leggere le parole?
    "E ho trovato l'invasor" chi era l'invasor?
    Oggi il dubbio non c'è, ma in quei giorni?
    Chi era "'l'invasor"?
    Quello che era fino al giorno prima tuo alleato?
    Quello con cui avevi combattuto ad El Alamein?al tuo fianco in Russia?
    O quello che fino al giorno prima, ma anche in quelli successivi ti mandava il "pippo" a buttare bombe?Quello che in alcune zone ha lasciato truppe libere di violentare?
    chi era l'invasor?
    La memoria è importante ma va STORICIZZATA solo così diventa di tutti e INDISCUTIBILE

    PS
    in un anno gli alleati (quindi finito il conflitto e senza tutti i problemi legati al fatto che stai perdendo una guerra) hanno fatto morire circa un milione di tedeschi nei campi di prigionia(dato a cui mancano tutti i dati cancellati dagli USA)
    direi che questo dovrebbe far parte della memoria
    O questi erano vittime di serie B?

    PS2
    provate a rileggere pensando che non ci sia nessuna idea politica!
    Pensando che i morti, le ingiustizie non fanno a gara e non hanno colore, o forse ne hanno troppi

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    1. A proposito della Storia, eccoci.

      Cito:
      "Molti credono che la canzone sia stata l'inno della lotta di resistenza italiana al nazifascismo. In realtà, come appurato da più fonti, Bella ciao è diventata l’inno ufficiale della Resistenza solo vent’anni dopo la fine della guerra. La sua diffusione nel periodo della lotta partigiana era minima e nota solo in alcuni reparti combattenti di Reggio Emilia e del modenese, nella leggendaria Brigata Maiella e in altri gruppi partigiani delle Langhe, ma non era la canzone simbolo della resistenza. Cesare Bermani ha definito Bella ciao l'invenzione di una tradizione."

      Inoltre, riguardo lo "invasor", la resa separata fu firmata "segretamente" il 3 Settembre del 1943, per poi essere annunciata il giorno 8. I Tedeschi furono informati del piano "segreto" degli Italiani con mesi d'anticipo e si mossero non tanto per invadere l'Italia ma per contrastare l'occupazione degli Alleati che era cominciata il 9 Luglio, due mesi prima, con lo sbarco in Sicilia, durante il quale, per inciso, gli Americani commisero vari crimini di guerra massacrando prigionieri italiani e tedeschi.

      La resistenza opposta dai reparti tedeschi che progressivamente si ritiravano combattendo lungo la Penisola fu una cosa strabiliante considerato lo stato di penuria di mezzi in cui ormai si trovavano. Basti dire che la resa dei reparti tedeschi in Italia avvenne solo il 29 aprile del 1945 quando Hitler si suicidava con i Sovietici che circondavano il sui bunker il giorno dopo.

      Nella letteratura della "Resistenza" si omettono dei particolari, per esempio che le rappresaglie come risposta alle azioni ostili contro le truppe erano la prassi in tutte le leggi di guerra del periodo e che furono compiute anche dall'Esercito italiano all'estero oppure la valutazione della posizione dei militari tedeschi che in sostanza erano in Italia con l'ordine di resistere fino alla morte di fronte a forze enormemente superiori, non in campeggio. La letteratura omette questi particolari perché qualcuno si potrebbe domandare quale fosse il senso e lo scopo della "Resistenza" oltre l'ovvia necessità dei disertori e dei renitenti alla leva di essere arrestati, cioè quale era l'obbiettivo militare cosi importante, facciamo il caso della bomba in via Rasella, da giustificare l'inevitabile rappresaglia sulla popolazione civile. Cosi si opera una inversione per cui lo "invasor" andava in giro per l'Italia a fare strage e i "partigiani" in qualche maniera cercavano di fermarlo.

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    2. Ussignur!!!
      Il nostro alleato è quello che ci ha mollato in russia?
      Grande! La guerra chi l'ha voluta e scatenata? Non mi ricordo? E chi l'avrebbe mai detto che se scateni una guerra poi ci saranno uccisioni anche dalla tua parte e tra la tua gente!?! Vallo a pensare te.

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    3. alberto bertow marabello
      beh per alcuni gli alleati erano quelli che buttavano bombe sulle città!
      Come vedi la scelta non era molto vasta.
      Sarebbe interessante capire quando e come si sceglie la Germania come alleata.
      Si chiama Storia e non ha colore, solo voglia di studiarla.
      Se vuoi ti posso anche ricordare che la dittatura fascista finisce nel luglio del '43 quando AUTONOMAMENTE il gran consiglio destituisce Mussolini, lo fa arrestare e rimette i poteri in mano al Re.
      Quello che c'è stato dopo è un'altra storia frutto di una guerra civile.
      Storia appunto, fatti elencati senza nessun colore.
      Fatti come gli stupri o gli eccidi dei vincitori nei nostri territori.
      Come i morti sotto i bombardamenti nelle grandi città.
      Come i morti dei campi di prigionia che raggiungono numeri impressionanti.
      Fatti come i campi di prigionia creati negli USA per chiunque fosse giapponese o discendente dei giapponesi.
      La storia non ha mai un buono e un cattivo.
      La storia va vista confrontando il mondo intorno al fatto che stai osservando(per esempio interessante notare in quanti dei paesi vincitori fossero in essere prima, durante e dopo leggi razziali)
      Se poi vuoi metterci la propaganda, c'erano i cattivi e i buoni.
      Ps
      noi eravamo i cattivi per lungo tempo.
      Gli antifascisti si sono moltiplicati, come nell'indole italiana, nel momento in cui si prospettava la sconfitta!
      e i più puniti furono i giovani, giovanissimi.
      Motivo per cui, per esempio, l'ANPI di La Spezia giustifica la violenza di gruppo e l'omicidio di una 13enne definendola "collaborazionista"
      Cosa che sta bene a tutti fintanto che non giri la cosa e diventa una martire della patria se fosse stata uccisa dalle SS

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  8. Come è bella e vera la tua narrazione. È proprio in famiglia che si inizia ad apprezzare l'importanza dei ricordi e della memoria e questo ci aiuta a capire quanto sia importante anche nell'ambito della collettività. La memoria stimola la sensibilità, ci aiuta a cogliere la lezione della storia ed è un ottimo antidoto contro l'indifferenza. Un caro saluto a te.

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    1. Erano momenti d’oro quelli passati con mia nonna, presente in tutte le nostre feste fino alla fine, è mancata a 93 anni, i suoi racconti sono ancora con noi

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  9. A casa mia, la tradizione familiare di raccontare gli eventi del passato, è portata avanti sia da mia madre che da mio padre. Io annoto e custodisco tutto, fin da quando ero poco più di una bambina. Se dimentichiamo in nostro passato, cancelliamo la nostra identità. Non deve succedere.

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    1. Bisognerebbe davvero fare così, annotare per ricrodare.

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  11. La memoria sicuramente è fallace, ma comunque indispensabile.
    Specie in questi tempi di reinvenzione del passato.

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  12. memoria condivisa è una cosa
    Storia è un'altra!
    Attenzione!!!

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  13. Ah ah! Hai ragionissima. Tutti sullo stesso piano: dittatori che hanno perseguitato minoranze, oppositori addirittura disabili, che hanno scatenato gurra in tutto il mondo, sullo stesdo piano di chi ha combattutto contro. Hai ragionissima! Regimi che hanno ucciso ben prima della guerra (e pure bombardato, vedi Guernica) e tutti gli altri. Stesso piano, si chiama "storia". Certo che in guerra ci sono un sacco di schifezze e disumanità, proprio per questo non bisognerebbe scatenarle. Ma ci sono infami traditori che portano il proprio stesso popolo alla distruzione per un folle e assurdo disegno. Ci sono e ci saranno ancora, purtroppo, specie se non sapremo usare la memoria e piegheremo la "storia" ai nostri fini. Manca solo "e le foibe???" e la terra piatta e siamo a posto.

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