domenica 10 maggio 2020

A te

Ricordo ancora quella sera in cui mi resi conto di non aver mai guardato attentamente il viso d mia mamma. Quanto era bella, quanto era importante averla con me vicino. Avevo appena divorziato, dovevo ricominciare tutto daccapo dopo 4 anni di matrimonio ma 14 di fidanzamento. Una vita. Un amore nato trai banchi di scuola con momenti bellissimi che porto ancora dietro e poi come spesso accadde una fine. La colpa probabilmente tutta mia, ora posso dirlo senza problemi. 
Quello fu un anno dove non sono stato da nessuna parte, probabilmente nemmeno con me stesso. Una sera come tante altre a mangiare dai miei e quella frase banale ma che ricordo ancora adesso "si chiude una porta se ne aprono altre" e poi la consapevolezza di avere vicino ancora i miei. La cosa più importante, mia madre. 
Non serve una festa per ricordarlo ma credo che sia giusto un appunto sul calendario per ricordare a tutti noi, soprattutto in questo momento,  le cose importanti che ancora abbiamo, mattoni che ci sorreggono nelle difficolta, che spesso ci hanno permesso di andare avanti. 
A mia madre.

13 commenti:

  1. Grande, Ernie.
    Vero: poche sono le sicurezze nella vita, e i genitori sono tra queste. Poi... la mamma è sempre la mamma :)

    Moz-

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  2. Invidio un po' che ha avuto un buon rapporto con la propria madre. Per me non è stato così purtroppo. Mi sono sempre sforzata però di essere una buona madre per i miei figli ^___^

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  3. Non sapevo del tuo divorzio.
    Sono felice che tu non ti sia arreso. Sicuramente anche grazie a tua madre.

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    1. Eh si, non è stato facile. Ma poi si ricomincia e quella sera quegli occhi mi hanno dato la forza

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  4. Che bello questo post, io che sono una mamma con figli ormai uomini a volte mi domando a cosa posso servire loro, dato che ormai sono del tutto indipendenti e autonomi, ma queste tue parole mi fanno comprendere che una mamma resta sempre un punto di riferimento per i suoi figli e questa consapevolezza mi regala una gioia immensa. Grazie Ernest.
    sinforosa

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  5. Inevitabile Luca ripensare alla bellissima frase di Gaber che credo mi rappresenti pienamente, e cioè “qualcuno era comunista perché credeva di essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri”...per me è proprio così che dovrebbe essere. Bello tornare qui è leggere un post così bello

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