giovedì 14 maggio 2020

Un sorriso e una madre

E' così difficile essere felici per gli altri. Gioire per qualcosa che non ci riguarda direttamente ma che fa stare bene altre persone. L'individualismo è arrivato evidentemente al massimo della sua espressione se molte, troppe, persone non riescono ad essere felici per il ritorno di una ragazza dopo un anno e mezzo di prigionia. 
Si è vero ormai i social sembrano essere diventati ripostiglio della spazzatura, ma sono solo un mezzo, si tratta del vecchio muretto di una volta dove ci si sedeva e si faceva quattro chiacchiere. Ora invece ci sono i tasti, uno schermo che spesso protegge a distanza, ma si tratta semper dell'uomo e della sua bestialità. 
Le parole di odio che abbiamo ascoltato in questi giorni contro Silvia confermano ciò che pensavo anche prima. Nemmeno una pandemia rende l'uomo migliore, anzi chi era stronzo ora lo è ancora di più evidentemente. Per finire col discorso di un parlamentare leghista che la definisce "terrorista".
Io ho visto solo un sorriso. 
Una ragazza e sua madre.
Il resto è solo fango schifoso che non riusciamo a scrollarci.

13 commenti:

  1. Terrorismo verbale nel tempio dedicato al dibattito unito a maschilismo becero e anacronistico.
    Il nostro "piccolo mondo antico" non è cambiato, nemmeno in questa occasione così poco ordinaria; per fortuna queste stupende giovani donne, ci porteranno nel futuro.

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  2. A fronte di questi miseri odiatori (che sono pochi ma fanno molto rumore) c'è una grande moltitudine che è stata molto felice per la liberazione di Silvia.

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  3. Ovviamente.
    Immaginavo che saremmo peggiorati, incattiviti.
    E non è che l'inizio. Ce la prenderemo con altre silvie. O aishe, che dir si voglia :)

    Moz-

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  4. Individualismo è sinonimo di imbecillità e demenza?
    Per me sì!

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  5. Concordo su ogni tua singola parola. È vergognoso che perfetti sconosciuti minaccino, denigrino, insultino una giovanissima donna solo perché non è stata sgozzata da presunti criminali, ma lo è ancor di più sentire pronunciare quelle parole ieri in parlamento da Alessandro Pagano. Vergogna.
    sinforosa

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  6. Il mio 25 aprile di gioia e di dolore dedicato a Luis Sepulveda.

    Fai copia e incolla su google e buona lettura, non l'ho fatto uscire su zacforever, perché non avrei accettato alcun commento dei fascisti su Luis.
    Mentre su globalist i fasci vengono sterminati.

    Hasta a tutti
    Zac

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  7. Io invece sono tra quelli che hai gioito, consapevole che non sarei stato il solo, e che anche ci sarebbero stati altri fascistelli piccoli o grandi che l'avrebbero infamata (come Giuliana Sgrena a suo tempo, visto che bell'articolo ha fatto su il manifesto dedicato a Silvia?). Proprio per questo andiamo avanti!👊

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  8. Credo che la gente sia cattiva, altrimenti non comprendo questa vergognosa voglia di insultare una povera ragazza vittima di un sequestro.
    Ciao fulvio

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  9. Qualche opinione rispettabile (pochissime!!) contro il pagamento del riscato ma soprattutto tanti insulti e tanto odio di gente che non è in grado nemmeno di fare un ragionamento. Sono livelli molto bassi e molto ma molto preoccupanti anche per il futuro.

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  10. Io non possiedo la TV e della vicenda ho visto solo di sfuggita su Internet.

    Tuttavia a voi compagni faccio sempre la stessa domanda:

    Se una signora nera e musulmana, una "nuova italiana", fosse andata a fare il volontariato in Germania e fosse stata rapida da una banda di neonazisti, se questi l'avessero rivoltata come un calzino per mesi o anni e se poi il Governo italiano avesse pagato tot milioni di riscatto e la signora si fosse presentata con le trecce bionde, vestita con l'abito tradizionale delle cameriere dell'October Fest e con un'aquila e una svastica tatuate sulla schiena, voi cosa avreste detto?

    Senza contare il fatto ovvio che coi soldi che è costato tutto il circo ci si sfamava mezzo continente africano, si scavavano i pozzi, si vaccinavano i bambini, eccetera eccetera.

    A me sambra ovvio che della signora in questione non importi a nessuno tranne i suoi affetti, come è normale. Il problema consiste nel fatto CHE NE FATE UN SIMBOLO, che non è un simbolo "buono" e non è nemmeno un simbolo "razionale", al contrario, mostra il vostro automatismo auto-distruttivo. Vi dicono di saltare nel burrone e voi saltate, senza nemmeno un nanosecondo di perplessità.

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  11. Io non possiedo la TV e della vicenda ho visto solo di sfuggita su Internet.

    Tuttavia a voi compagni faccio sempre la stessa domanda:

    Se una signora nera e musulmana, una "nuova italiana", fosse andata a fare il volontariato in Germania e fosse stata rapida da una banda di neonazisti, se questi l'avessero rivoltata come un calzino per mesi o anni e se poi il Governo italiano avesse pagato tot milioni di riscatto e la signora si fosse presentata con le trecce bionde, vestita con l'abito tradizionale delle cameriere dell'October Fest e con un'aquila e una svastica tatuate sulla schiena, voi cosa avreste detto?

    Senza contare il fatto ovvio che coi soldi che è costato tutto il circo ci si sfamava mezzo continente africano, si scavavano i pozzi, si vaccinavano i bambini, eccetera eccetera.

    A me sambra ovvio che della signora in questione non importi a nessuno tranne i suoi affetti, come è normale. Il problema consiste nel fatto CHE NE FATE UN SIMBOLO, che non è un simbolo "buono" e non è nemmeno un simbolo "razionale", al contrario, mostra il vostro automatismo auto-distruttivo. Vi dicono di saltare nel burrone e voi saltate, senza nemmeno un nanosecondo di perplessità.

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  12. odiare è facile, non ci vuole molto sforzo e neppure molta intelligenza o garbo o cultura. Amare è tutt' altra cosa. E solo in pochi ci riescono, perché non per tutti.

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