A volte mi pare di non ricordare
la tua voce di prima.
Così come il tuo fare
ora diventato diverso,
in difficoltà.
Poi guardo i tuoi occhi
e ricordo tutto,
tutto ciò che è stato.
E anche ciò che sarà
diventa possibile.
Mia madre non sta passando un bel momento, purtroppo qualche anno fa le è stata diagnosticata una malattia degenerativa. Nei primi anni siamo riusciti a contenerla, ma il lockdown non ha aiutato molto. La distanza dalla nipotina, l'impossibilità di fare riabilitazione e tutto il resto hanno minato un piccolo equilibrio che si era creato. Da mettere in conto anche purtroppo che queste malattie a volte hanno dei picchi. Si naviga a vista insomma.
Una delle cose che più mi manca è il suo sorriso e e il suo timbro di voce, ora un po' cambiato, e che ho paura di non ricordare più.
Quel sorriso e quegli occhi che in un momento buio della mia vita mi hanno sorretto e guidato, portandomi sulla strada che ora sto percorrendo.
Quando si ammala una persona a cui si tiene, un po' si ammalano anche quelli che le stanno vicino. Una sorta di pensiero fisso durante la giornata, una voce che continua a dire "chissà come sarebbe stato se". Una cosa da non dare, facile a dirsi ma difficile poi nella realtà.
Però l'altra sera abbiano riso e per un attimo ho dimenticato tutto. L'ho rivisto quel sorriso di una volta e ho capito che c'è sempre.
Sta a me non perderlo di vista e tenerlo stretto.
Anche la mia mamma non è più quella di prima, era una donna che teneva banco, ora la portiamo per mano, i ricordi si fanno fragili, anche se il sorriso non cambia e la luce nei suoi occhi la riconoscerei tra mille.. ma il tempo passa, dobbiamo farne tesoro, come sottolinei... auguri intanto!
RispondiEliminaCome sempre i tuoi post mi toccano nel profondo.
RispondiEliminaFalla ridere ancora e spesso, ti prego.
Falle anche il solletico quando non capirà più le tue battute.
Il sorriso non deve mancarle mai.
Ti abbraccio forte. ❤
Sono certa che la tua mamma ti vorrebbe sapere nella serenità, nonostante tutto; non è facile, lo so, ma lei, sebbene con un timbro di voce differente, sebbene magari più chiusa in sé stessa resta sempre la “tua” mamma che farebbe qualunque cosa per saperti nella gioia. Un abbraccio a entrambi.
RispondiEliminasinforosa
Penso che sia molto difficile vedere cambiare, a causa della malattia, le persone che amiamo. E' straziante riandare con il pensiero a com'erano in passato.
RispondiEliminaIo l'ho persa molti anni fa. Tienitela stretta. Un abbraccio.
RispondiEliminaComprendo.
RispondiEliminaQuesto tuo post lo comprendo non sai quanto.
RispondiEliminaTi abbraccio più forte che posso.
Un forte abbraccio.
RispondiEliminaChe bello questo tuo scritto. Grazie.
RispondiEliminaSai, ci sono passato anch'io. Mia mamma è andata in Alzheimer l'anno scorso e, nonostante io faccia di mestiere lo psicoterapeuta, è stata dura. Bisogna arrivare ad accettare la realtà e caricarsi sulle proprie spalle il presente e il futuro anche senza l'aiuto concreto dei genitori. Non disperare ma avere fiducia in se stessi.
RispondiEliminaBackground molto bello,presumo che sia tema a pagamento.Complimenti da OLga
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