giovedì 22 luglio 2021 11 vostri commenti

Un ragazzo gentile

Ci sono incontri particolari nella vita. Persone che conosci da anni, ma non così bene. Un saluto e niente più. Poi capita come è successo a me negli ultimi mesi di fermarmi a parlare  con questa persona. Un ragazzo che abitava nella mia stessa via da trentanni, come me. 

Scoprire che era uno scrittore è stata davvero una sorpresa. Un tipo taciturno, timido e gentile. Amante del calcio di una volta, tanto da vestirsi in stile tifoso inglese, quell'ambiente che tanto amava. 

Ieri quando ho visto la polizia per le scale ho pensato ad uno dei tanti controlli di routine. Poi la mortuaria e il sospetto di un fatto più grave. Mai avrei pensato a lui, un ragazzo della mia leva, 46 anni, morto per cause naturali. Subito dopo anche la madre che accudiva da tempo, con amore e attenzione. 

Una tragedia nella tragedia.

Oggi leggendo sui social della notizia non ho potuto fare a meno di leggere i soliti commenti dei giudici da tastiera con accuse ai vicini. Nemmeno la morte ferma la stupidità delle persone in cerca di un colpevole. Christian aveva scelto di vivere così, occuparsi di sua mamma inferma in un letto, dopo la morte del padre. Non era una famiglia allo sbando,  ma un figlio che si è preso cura della madre per anni. 

Il destino è stato crudele, terribile direi, portandolo via così giovane, inaspettatamente e così anche la povera madre. 

Ieri sera guardavo le stelle e il cielo di casa mia, poi la strada dove spesso lui si fermava con i sacchetti della spesa e dove l'ultima volta abbiamo scambiato due chiacchiere sui vecchi terzini e i personaggi del calcio di una volta. Mi sono domandato se ci fosse stata qualcosa che avrei potuto fare. Non credo, ma il dispiacere è tanto, per queste due vite e per avere conosciuto tardi una persona così.

lunedì 12 luglio 2021 14 vostri commenti

Brexit 2021

Credo di essere diventato troppo vecchio per i calci di rigore, voglio il ritorno alla monetina. E via. Confesso la soddisfazione di  battere l'Inghilterra in casa loro, dopo i continui proclami da fenomeni, dopo gli exploit del loro Salvini biondo spettinato.

Al di là di questo, il giorno dopo è bene fare un'analisi di ciò che abbiamo visto ieri. Per l'ennesima volta il mio amato calcio ha dato prova di essere al di sopra di tutto, anche della normale logica e delle normali leggi. 

Uno stadio strapieno in pandemia fa solamente rabbrividire, scene davvero senza senso quelle viste ieri con tanto di esempio da parte di istituzioni che sembrano aver dimenticato il periodo in cui viviamo. 

La tanto millantata correttezza inglese poi ieri è svanita in un pochi attimi. Inno fischiato, medaglia del secondo posto tolta subito e pubblico che non ha assistito alla premiazione dei vincitori. 

Temo che scene del genere si vedano solo nel calcio purtroppo. Dove chi non vince è un perdente, un messaggio raccapricciante che viene mandato alle giovani generazioni. Se non vinci sei un fallito. Fa male tutto ciò, per chi ama questo sport. 

Per concludere, tornando a casa nostra, da ieri dobbiamo rivedere il termine distanziamento sociale. Evidentemente per il calcio non serve visto che in molte città, la mia compresa, sono stati allestiti maxi schermi con gente accalcata senza dispositivi. Mentre se bisogna andare a fare un visita serve un permesso del papa e quando ci riesci devi entrare senza un accompagnatore. 

Tempo difficili i nostri. 

lunedì 5 luglio 2021 13 vostri commenti

Incontri

Mi piace il mio lavoro. Ci sono capitato un po' per caso tanti anni fa quando decisi di fare l'obiettore di coscienza. Poi dopo un anno l'offerta di rimanere a lavorare come educatore con un gruppo di ragazzi pluridisabili e infine l'approdo ormai da un po' di tempo nella riabilitazione visiva. 

Una professione che dalle istituzioni spesso e volentieri è poco riconosciuta, perché si guarda troppo al lato medico della malattia e non a quello riabilitativo.

Ci sono giorni faticosi durante il nostro lavoro da riabilitatori. A volte perché si fatica a trovare soluzioni quotidiane che possano facilitare la vita delle persone. Altre invece perché la nostra professione viene vista più come un peso nei bilanci delle aziende.

Poi ci sono giornate come questa, quando hai il privilegio di vedere la voglia di farcela negli occhi di una persona, accompagnata da splendide frasi come "ogni giorno mi innamoro della mia compagna".

sabato 3 luglio 2021 18 vostri commenti

Padroni e complici

Qualche giorno fa la sentenza di un giudice boccia l'accordo Ugl per i Rider, un contratto vergognoso, come tanti altri purtroppo, per cercare di tenere fuori dai diritti una grossa parte di lavoratori. Dichiarati quindi anche illegittimi i licenziamenti di chi non aveva accettato quell'accordo e chiesto anche il reintegro. 

Indovinate un po' chi sponsorizza l'Ugl, dicendo che è un sindacato coraggioso che guarda al futuro? Capitan Selfie Salvini. Con buona pace di chi negli ultimi anni ha avuto il coraggio di dire che la Lega parla coi lavoratori, tutela i lavoratori ed è dalla parte dei lavoratori. 

Queste pseudo organizzazioni che firmano contratti vergognosi con i padroni andrebbero messe fuori legge. 

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