giovedì 15 dicembre 2016

Ripasso

Spesso mi domando come verrà descritto questo periodo storico-politico che stiamo vivendo ormai dal 1994. Dalla famosa discesa in campo del cavaliere nero come titolò il Manifesto durante le elezioni amministrative di Roma tra Fini e Rutelli, se non sbaglio, con tanto di dichiarazione di voto proveniente da Arcore.
Il resto lo conosciamo, Forza Italia, Occhetto impalato in televisione, la falce e martello che diventa sempre più piccola fino a sparire, la Quercia, l'Ulivo, una specie di incubo all'interno di Verde Mattina. Poi gli spot elettorali con tanto di showman che mettevano in guardia dal pericolo dei comunisti che mangiano i bambini, la Lega al governo, il decreto salva ladri, la Lega all'opposizione, l'abbraccio leghista col Pds, poi di nuovo il salto dall'altra parte, Prodi, Bertinotti che fa saltare il banco, l'elenco dei ministri berlusconiani che tremare il mondo fa, fascisti che da marte scendono al potere, le olgettine, il conflitto di interessi che non interessa più nessuno, ex estremisti di sinistra che vanno al governo o dirigono telegiornali, girotondini, popolo viola, arcobaleni e realtà in bianco e nero, primarie assurde, finti candidati, dibattiti con presentatori che contano i secondi, Veltroni che anche dopo aver perso continua a dire "il candidato dello schieramento a noi avverso", l'Africa dove non è mai andato, Rutelli o Alberto Sordi, Fini che comanda la polizia a Genova, un movimento distrutto, il silenzio, i lavori socialmente utili non si sa bene a chi, "che fai mi cacci", il modellino tirato in faccia, un comico al governo, degli elettori comici, un  comico che vorrebbe andare al governo, sempre meno da ridere, le lacrime della Fornero, i forconi, Renzi, dal gioco dei 9 all'abbraccio con Renzi, leopardi smacchiati, colloqui in diretta, era meglio di no, sondaggi on line anche per decidere il gusto del ghiacciolo, giocare all'opposizione, giocare al governo, la magia del JobAct, il silenzio del sindacato, gli italiani sempre al mare, in pensione col finanziamento della banca, operai a terra e banche salve, ministri che non restituiscono il portafoglio, referendum apocalittico.
Ma in fondo siamo un popolo di gentiloni.

15 commenti:

  1. Questo potrebbe essere definito il periodo dei CAZZARI.

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  2. Che megariassunto delle grande orridezze politiche! XD
    Ti sei ricordato tutto, complimenti.
    Lo chiameremo "la marcia Repubblica"

    Moz-

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  3. potrebbe essere definito "quando la politica era fatta da dilettanti allo sbaraglio" in una Italia che andava a rotoli

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  4. Politici specchio di un popolo in pieno regresso culturale e purtroppo in piena decadenza

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  5. Un triste riassunto di nefandezze e non è finito.

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  6. Siamo anche quelli che hanno avuto la guerra alle porte e non hanno fatto niente.

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  7. .. ma dai .. esagerato.. a Roma siamo illuminati dai Raggi.. e nel presepio, aspettiamo i Magi con oro, incenso e Marra (a rubasse tutto...)

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  8. Un riassunto perfetto. Uno pensa che non siamo mai caduti così in basso, poi si guarda indietro e scopre che in realtà di alti non ce ne sono stati poi molti.

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  9. Mamma mia che ripasso allucinante! Sembra quasi un film horror amico mio! Che tu hai descritto benissimo, facendoci venire in mente tante cose che non devono assolutamente essere dimanticate! E mi piacerebbe che non le dimenticassero neanche gli altri! Un abbraccio

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