martedì 16 novembre 2021

La fatica

Mi sono reso conto di aver scritto davvero poco sulla pandemia. Forse perché davvero è uno di quegli argomenti che è entrato di prepotenza nella nostra vita. Difficilmente nei nostri discorsi rimane fuori.

Siamo quasi alle soglie di un triste e drammatico anniversario, due anni, da quel maledetto giorno in cui tutto è iniziato. 

Non credo di avere la verità in bocca, soprattutto davanti ad una situazione come questa, una pandemia, che molti, purtroppo, sembrano avere dimenticato. 

Ho fatto la prima dose di vaccino a Febbraio dell'anno scorso quando non ne sapevamo ancora nulla. L'ho fatta perché avevo a cuore soprattutto la salute di chi mi stava vicino oltre alla mia e perché francamente non ho mai visto alternative. Ho fatto poi la seconda e una settimana fa la terza. 

Ho faticato per mesi a trovare una dose di vaccino per i miei genitori, fragili e quasi ottantenni, ho spiegato a mia figlia, che aveva 5 anni all'inizio di questo delirio, che per il bene di tutti avremmo dovuto da lì in poi seguire delle regole e rinunciare anche alle cose di sempre. 

La fatica è tanta. Aumenta vedendo quelli che da sempre se ne sono fregati, quelli che hanno detto NO a tutto. Quelli di "è solo un'influenza", del no al distanziamento, del no alle chiusure, del no alle mascherine, del no al vaccino, del no al green pass. Quelli che hanno avuto anche il coraggio di negare i morti. Non dimentichiamoci che qualcuno è riuscito anche a seguire le ambulanze per vedere chi ci fosse dentro. 

Non ero gioioso quando ho fatto al prima dose, e non lo ero nemmeno una settimana fa e non nego che, purtroppo,  ci siano stati casi di effetti collaterali anche drammatici. Ma non vedo altre soluzioni e i dati, quelli si che esistono, lo stanno dicendo. 

Il resto è solo paura con delle punte di individualismo, che spaventa. 

Molto. 

16 commenti:

  1. Condivido le tue riflessioni. Nutro ben poca indulgenza con chi rivendica la "libertà" di non vaccinarsi. Quando non vaccinandosi aumenta il rischio di poter diventare vere e proprie armi biologiche nei confronti dei nostri simili, il concetto di libertà deve cedere il passo a quello di responsabilità sociale, ma molti non riescono a capirlo, purtroppo.

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    1. Io ribadisco che non vedo alternative e fa male davvero sentire certi discorsi che non hanno rispetto del dolore della gente, che tra l'altro continua a morire.

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  2. Concordo con le tue parole, penso che siano pochi coloro che abbiano preso alla leggera il fatto di scegliere di vaccinarsi, tuttavia è l'unica via che abbiamo (in fondo dovremmo percepirlo come una vera opportunità) se vogliamo proteggere noi stessi, coloro a cui teniamo e tutti gli altri, oltre, ovviamente, a continuare alle precauzioni: mascherina, igiene e abbastanza distanziamento, che io, penso, non lascerò più. Ciao Ernest.
    sinforosa

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    1. Gli slogan che sentiamo ogni settimana sono davvero senza senso, dipingono chi si è vaccinato come un invasato delle medicine. Si dovrebbero chiedere vaccini, cure e investimenti nella sanità da noi ma anche nel resto del mondo

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  3. A me del vaccino preoccupava la velocità con il quale è stato realizzato, ma ho deciso di fidarmi della scienza e comunque non vedo altre soluzioni, almeno al momento. Il vaccino non risolverà questa crisi, ma di certo ci aiuterà a tenerla sotto controllo. Vorrei che i molti che si dicono contrari al vaccino si fermassero un attimo a riflettere sull'impatto che il loro comportamento ha sulla società e che non pensassero solo a se stessi. Paura sì, ne hanno tanta, ma anche una bella dose di egoismo.

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    1. La preoccupazione c'è è normale, l'alternativa invece non esiste e i dati di questi giorni stanno parlando chiaro. 1 anno fa con questi numeri avevamo le terapie intensive piene. Egoismo e paura son un mix inquietante.

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  4. Credo che tu abbia fatto la prima dose a febbraio di quest'anno.
    L'anno scorso, a febbraio, la pandemia era ancora una minaccia ipotetica.
    La situazione è così grave che ci sembra di combatterla da secoli, e invece è passato "solo" un anno e mezzo.
    Comunque anch'io ho fatto prima e seconda dose, ma per la terza attenderò.
    Tanto vivo sempre abbastanza lontana dagli altri, e sarebbe difficilissimo potermi infettare o, peggio, contagiare gli altri.
    Di sicuro, però, per le prime due non ho esitato, nonostante qualche riserva dovuta agli ipotetici effetti collaterali.

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    1. Si Claudia febbraio di quest’anno
      È un lapsus che la dice lunga sulla consapevolezza del tempo che stiamo vivendo

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  5. Ieri per la terza volta è stato chiuso il mio reparto, i posti letto sono stati ridotti e trasferiti in altro reparto I pazienti non dimissibili sono stati trasferiti li le nostre infermiere deportate in reparto covid (parlo di deportazione perché questa volta siamo tutti più stanchi e meno felici di occuparci di chi non ha voluto fare prevenzione a scapito dei nostri pazienti che invece avevano firmato un consenso informato per essere sottoposti a cure che verranno nuovamente posticipate). Ho passato 6 mesi a vaccinare persone nella speranza che non si ripetesse mai più. I primi mesi era una festa, l'ultimo mese una tortura perché i no vax costretti a presentarsi per obbligo lavorativo si presentavano minacciosi con l'avvocato pretendendo un certificato, senza eseguire il vaccino, che ovviamente non avremmo dato anche perché non è il medico vaccinatore che emette la certificazione, veramente è dura

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    1. cara Amanda leggo le tue parole con tanta tristezza e tanta rabbia. Posso solo immaginare come possa sentirsi chi ha lottato contro questo virus fin da subito, senza mezzi e spesso senza protezioni. I medici che sono morti sul campo dimenticati così in pochi secondi, semplicemente vergognosi.

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  6. Anch'io non vedo alternative migliori del vaccino, purtroppo.
    Cioè una la vedo
    Una ricerca che sia pubblica, finanziata adeguatamente e che fornica un vaccino in sostituzione alle big pharma.
    ...illusione, temo

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  7. Beh oggi il Secolo XIX titolava che su 8 persone in terapia intensiva il Liguria, 7 sono senza vaccino.
    Anch'io ho atteso molto per vaccinare mia madre "fragile"in Toscana. Non doveva essere affidata alle Regioni la gestione dei vaccini.

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  8. Che possano esistere qualche rischio è innegabile ma davvero non c'è alternativa ora. Logica anche la terza dose, che noi faremo a dicembre, così come una quarta eventuale, fino ad arrivare a ritmi normali, come per l'antinfluenzale. I bastian contrari esisteranno sempre, ma a questi no vax spero si aprano gli occhi prima o poi.

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  9. Sono sconvolta dal commento di Amanda. Ma come si fa, mi chiedo, a non rendersi conto di quel che ci accade intorno e ad essere così egoisti e irresponsabili?

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  10. Anch'io ho fatto le due dosi del vaccino, ma non vedo ancora la via d'uscita da questa pandemia. I brevetti si dovevano rimuovere, permettendo maggiore ricerca pubblica, speriamo anche in qualche cura definitiva.

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  11. Un periodo assurdo dove domina l'assenza di cultura, d'accordo con chi parla di rendere i vaccini pubblici abolendo i brevetti che favoriscono solo le grandi multinazionali. Purtroppo i no-vax e compagnia più visibili sostengono delle teorie talmente assurde che rendono inascoltabili tutti gli altri lecitissimi dubbi.

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