martedì 11 gennaio 2022

Sabbie mobili

Da quanto tempo discutiamo sull'importanza della scuola? In questi anni ne abbiamo sentito parecchie e mai un governo ha messo al primo posto l'istruzione, l'educazione e la formazione. Mai. 

Ieri è ricominciata la scuola, dopo due anni di emergenza pandemica, nulla è cambiato. Gli spazi sono sempre gli stessi, siamo in presenza delle cosiddette classi pollaio che pregiudicano anche la didattica, che dovrebbe essere primario obiettivo per ciascuna scuola. 

E' un disco rotto ormai, ci sono argomenti che non portano voti. Non si tratta solo di colpe da dare alla politica, ma anche alla cittadinanza stessa, sempre meno attiva e sempre più disinteressata. A farne le spese sono due colonne di una normale società. La Sanità e come dicevo la Scuola. 

Ora stiamo raccogliendo le briciole e piangendo vittime. Servirebbero vere riflessioni, spunti e prese di posizioni anche coraggiose. 

All'orizzonte però nulla. A parte una vergognosa candidatura di Berlusconi alla Presidenza della Repubblica che ci porterà sempre più nel baratro. 

13 commenti:

  1. Sanità ed educazione dovrebbero essere al primo posto negli interessi di uno Stato sano!

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    1. già, due cose che interessano tutti, ma molti sembrano non capire

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  2. Si fa presto ad urlare di chiudere le scuole, ma noi che abbiamo figli piccoli sappiamo quanto questo li danneggi.
    Ma cosa possiamo aspettarci da un paese (volutamente minuscolo) che non investe sull'installazione di opportuni sistemi di areazione, sull'intensificazione dei trasporti, sull'aumento del numero delle classi, ecc?
    Nulla. Chiudiamo. La soluzione più facile, no? Che schifo.

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    1. Vero la scuola è presenza, non c'è altro da dire. Un paese serio però è anche quello che riconosce di aver fallito, bisognava ritardare scuola perché alla fine come sempre non siamo preparati, perché non vogliamo investire su questa cosa

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  3. Argomenti complessi, complessissimi! Ci riguardano tutti, giustamente tu sottolinei le responsabilità anche della cittadinanza. Io credo che il dramma sia che oggi la scuola non è vista come un mezzo di emancipazione sociale, perchè i modelli propinati ai ragazzi sono altri ( calciatori, influencer, etc).
    Io credo che nomineranno il Conte Zio.

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    1. Mancano idee prima di tutto e persona sensate alla guida del paese per parlare seriamente di due cose che riguardano tutti, prima o poi. Ma oggi fanno più notizia altre cose, si va sempre alla ricerca del voto, della propaganda.

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  4. Anche in questo il governo ha fallito e Draghi si dovrebbe dimettere. Aver puntato solo sui vaccini e lasciare andare il resto per far contenta Confindustria, ha causato il grande danno. Dovrebbero andare a casa tutti... altro che presidente della Repubblica. Nonno (mi dispiace per i nipoti).

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    1. Si. Andando indietro nel tempo non ricordo un governo che abbia fatto un intervento serio su scuola e sanità

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  5. Verrebbe da dire "siamo alle solite", purtroppo la Scuola, una delle colonne portanti di un Paese, fa sempre la parte della cenerentola.
    sinforosa

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    1. da anni direi, la cosa che più mi rattrista è il poco interesse da parte dei cittadini

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  6. Il depotenziamento della scuola e della sanità, i caposaldi di un paese civile e democratico, viene da lontano e ha trovato terreno fertile nelle azioni dei "migliori".
    Copio il commento di @Alli

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    1. Concordo. E terreno fertile anche tra la gente che se ne frega di questa roba

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  7. Il problema della scuola è che... da tempo è diventata uno stipendificio ammortizzatore sociale che raccatta stuoli di problematici, svogliati, assenteisti, 'gnoranti, etc. il cui unico scopo è lo stipendio assicurato. Molti insegnantti sono dei PROBLEMI applicati ai ragazzi.
    Gli invalsi sono odiati perché misurano questo disastro "insegnantile".
    La sinistra ugualizazione promuove alunni impreparati (la scuola inklusiva è la riformulazione del nefando sei politico) e ugualizza insegnanti cialtroni e insegnanti capaci, di valore.

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