lunedì 21 febbraio 2022

La vita

Lo so, ogni giorno muore qualcuno. Ma ci sono morti che ci lasciano impietriti, fermi. Come se il cervello in quell'istante ci ricordasse quanto siamo fragili, indifesi.

Non conoscevo direttamente questa persona, ma quando ieri una mia collega mi ha raccontato della morte improvvisa di una sua amica, a soli 46 anni, lasciando un figlio e un marito mi sono fermato. Bloccato. 

Così poco fa guardando una foto con mia figlia sulle spalle, mi sono domandato quanto tempo a volte buttiamo via per cose futili, quante volte rimandiamo, quante volte evitiamo di fare ciò che realmente ci fa stare bene. 

Non so. Ora inizio a capire sempre di più le parole di mia madre, stanca e purtroppo con una malattia che la rende sempre più vulnerabile. Ogni tanto mi ripete di stare più tempo possibile come mia figlia. 

Forse sarà banale dirlo e anche pensarlo, ma nell'agenda voglio metterlo. Ricordarsi di viverla tutta la vita. Il giorno, le ore, i secondi. 

15 commenti:

  1. Quanto tempo buttiamo via per cose futili. Hai ragione da vendere. Il problema è che spesso, non sempre ma spesso, ci rendiamo conto solo a posteriori che molte cose a cui davamo importanza in realtà non lo erano. Credo che c'entri anche il famoso senno di poi.

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    1. si vero, succede a posteriori. Io da un po' ho segnato in agenda "fai quello che ti piace" non è facile ma ci provo.

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  2. Non ci sono risposte per certe tragedie, ci sentiamo finiti, fragili. Penso a quel marito e a quel figlio, ma forse essendo una donna giovane, ci saranno anche genitori a piangerla.

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    1. già, vedere andar via il proprio figlio è straziante

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  3. La vita va vissuta istante per istante, le cose importanti a volte sono futili, a volte ci rendiamo conto dopo. Mi spiace per questa donna, così giovane... ne sento/leggo sempre più spesso morti così. Dovremmo interrogarci anche su questo. Cosa ci sta succedendo?

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    1. Vivere il momento, apprezzare ciò che abbiamo, lottare e ringraziare per esserci ogni giorno.

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  4. Quando ne abbiamo, di tempo, possiamo forse fermarci qualche volta, a ragionare su quello che ci facciamo sfuggire come sabbia tra le dita. Ma non dura mai troppo, spesso giusto il tempo di metterlo in agenda.

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    1. Apprezzare le piccole cose, anche solo i passi, una camminata.

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  5. E' un periodo che continuano ad arrivarmi notizie di morte di conoscenti anche giovani, oltre ad un naturale dolore morale questo mi porta sempre a tante considerazioni sulle mie scelte di vita. E' un periodo che ci sta cambiando.

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  6. Purtroppo certe volte guardando indietro nella nostra vita ci rendiamo conto del tempo sprecato stando dietro a cose di nessun conto. E di questi tempi non viviamo quasi mai nel presente, tempo e luogo, ma spesso siamo da qualche altra parte.

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  7. Ciao Zac,
    che dire? E' un ottimo proposito.
    Io quando mi sono ammalato per colpa di un bastardo che cresceva dentro di me ho deciso che avrei dato più spazio alle cose importanti.
    Onestamente ... ci sono ricascato, sono ricaduto nel tunnel del lavoro.
    Però cerco sempre di essere contento di tutto ciò che ho, di un tramonto, di un sorriso di mio figlio, ecc.
    Siamo fortunati, molto fortunati e non lo sappiamo.
    In questi due anni ci siamo spaventati per numeri di morti giornalieri notevoli.
    Eppure non sappiamo che ogni giorno mediamente 500 persone muoiono di tumore, non sappiamo che un bel numero sono ragazzi giovani o addirittura bambini.
    Quindi... sorridi e goditi col sorriso ogni momento ;)
    E se riesci nel tuo proposito meglio ancora.
    Un grande abbraccio

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    1. ecco..pensare di scrivere Ernest e poi scrivere altro...

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    2. Caro Stefano mi fa piacere sentirti. Si ci provo, non è facile ma me lo sono messo come obiettivo. Ricadere nella frenesia è facile, è sempre in agguato, sta a noi cercare di trovare il giusto equilibrio. Parola magica equilibrio... per il resto ti abbraccio anche io

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  8. Provo esattamente le tue stesse sensazioni quando succede a me caro Luca, ovvero mi blocco e mi si gela in sangue, è successo due giorni a una mia collega con cui ho lavorato per tanti anni che ha perso il marito da un giorno all'altro! Ultimamente mi sto convincendo sempre di più che adesso che non lavoro più da due mesi (non certo per mia volontà) voglio rivedere (o anche vedere la prima volta) più persone possibili, perché è inaccettabile continuare a dire ci vediamo presto e poi veder andarsene quelle persone che avresti voluto, anzi dovuto riabbracciare! Penso che hai capito bene di chi sto parlando. Non aver potuto riabbracciare Luciano mi ha messo un groppo alla gola! Suo fratello Alberto mi ha chiamato per ringraziarmi del post sul blog, e mi ha strappato un sorriso perché quando gli ho risposto mi ha detto "Ciao Giovanni" :)

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