“Noi sappiamo che siamo diverse dalle altre atlete. Ma non vogliamo dimostrarlo. Facciamo del nostro meglio per sembrare come loro. Sappiamo di essere ben lontane da quelle che gareggiano qui, lo capiamo benissimo. Ma più di ogni altra cosa vorremmo dimostrare la nostra dignità e quella del nostro paese.”
Samia Yusuf Omar, velocista somala presente ai giochi olimpici del 2008, annegata il 2 aprile 2012 nel mediterraneo mentre cercava di attraversarlo su un’imbarcazione diretta a Lampedusa.
Casa loro non c'è, ma noi siamo ben chiusi nella nostra.
RispondiEliminaUn ragionamento carico di dignità che emoziona e ci esorta a star vicini a chi fugge da guerra e miseria.
RispondiEliminaDonna e atleta fiera e coraggiosa. Terribile ed ingiusta la sua fine.
RispondiEliminaNoi occidentali abbiamo grande responsabilità nelle guerre che distruggono le loro case
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