venerdì 25 settembre 2009

La Carfagna querela Repubblica e vuole 900mila euro... perché non la citiamo per occupazione abusiva di ruolo ministeriale?


Due articoli hanno indispettito il ministro... il primo del 9 luglio 2008, ovvero il resoconto del "No Cav Day", con tanto di comizio di Sabina Guzzanti, e l'altro del 6 agosto 2009, una sorta di resoconto dei commenti dei giornali stranieri sull'affare di Bari.

Questo il pensiero dell'avvocato del ministro Carfagna..."L'autore dell'articolo del 9 luglio 2008 ritiene di dover riportare testualmente le frasi "osteria delle ministre... se a letto sei un portento figuriamoci in Parlamento". "... Non può diventare ministro una che gli ha succhiato l'uccello", riferendosi evidentemente al presidente del Consiglio"..."Un ipotetico nastro... nel quale Mara Carfagna (amante quasi ufficiale) e Maria Stella Gelmini (le due sono definite bimbe) addirittura si interrogano reciprocamente per sapere come soddisfare al meglio il primo ministro"..."parole talmente offensive della reputazione e della dignità di un personaggio politico con incarico istituzionale"..."non trovano precedenti nel nostro paese"..."Le espressioni "succhiato l'uccello", "amante quasi ufficiale", "come soddisfare il primo ministro" e "evocano le iniezioni che deve farsi prima di ogni rapporto" hanno travalicato il limite della continenza"...ancora continua l'avvocato del Carfagna..."Il Ministro si è trovato nella condizione di dover evitare interviste al fine di non dare ulteriore eco alle false notizie".

Risultato il ministro chiede 900 mila euro a Repubblica per le offese peccato però che si è guardata bene da citare in giudizio anche il Foglio che aveva riportato le frasi delle da Sabina Guzzanti... d'altra parte come si fa a citare in giudizio il Papi...

Ho un'idea perché non citiamo in giudizio la Carfagna per occupazione abusiva di posto ministeriale!

1 commento:

  1. Giusto! Io ritengo che sia la Carfagna che la Gelmini non siano al loro posto per meriti o per capacità. Sono lì per certi oscuri legami con l'attuale Presidente del Consiglio. Le prove, ovvero le intercettazioni tra le due "ministre" sono ormai segretate e questo dovrebbe indignarci tutti. Chi nell'antichità ha nominato senatore un cavallo non è sceso in basso come il Nostro attuale.

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