venerdì 1 ottobre 2021

Mimmo

Quello che è successo a Mimmo Lucano è frutto di anni di decadenza, di disprezzo dell’altro, di una cultura che ha lasciato questo paese. 

Lo stato della Legge Bossi-Fini non poteva partorire altro, dove la peggiore destra cerca consensi cavalcando il razzismo e l’odio per il diverso a colpi di tweet, dove la sinistra è praticamente sparita e ora commenta nei salotti indignata ciò che è successo a Mimmo Lucano, dimenticando di avere spesso giocato a fare la destra, dimenticando il renzismo che ha dato il colpo di grazia a ciò che rimaneva, dimenticando le lotte per cui vale la pena non fare un passo indietro.

11 commenti:

  1. Condannato più di un ladro, più di un violento, più di un mafioso.
    Sono indignato

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  2. Il"Modello Riace" che prevedeva il ripopolamento di un borgo abbandonato coi migranti era una grande idea, di certo ispirato da ideali di solidarietà sociale e accoglienza e Lucano non è stato condannato per il suo impegno nei confronti dei migranti. Il problema è che, dagli atti processuali, risultano una serie di gravissimi illeciti di carattere amministrativo e contabile. Il cumulo delle pene ha poi dato origine ad una condanna di grosse proporzioni. Si può agire per i fini più elevati (e l'accoglienza e la solidarietà rientrano senza dubbio fra questi valori) ma bisogna agire sempre nel pieno rispetto delle leggi siano esse amministrative o di altro genere. Questo è il dovere di un Sindaco che non può mai agire in modo approssimativo o dubbio. Lo dico con profondo dispiacere perché, personalmente, sono a favore dell'accoglienza nei confronti di chi scappa da guerra e miseria. Se non operiamo nel pieno rispetto della legalità rischiamo di gettare al vento anni di impegno e di fatica, fermo restando che chi oggi gode per questa sentenza ha le sue belle gatte da pelare, vedi caso Morisi e, ultimo nato, il caso dei ventilati finanziamenti "black" a favore di FDI.

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    1. Io capisco quello che dici, ma vedi ciò sarebbe vero se fossimo in un paese diverso, invece qui è sotto gli occhi di tutti che ci sono “reati” e “reati”, c’è chi ad esempio ruba i soldi ma li può restituire semplicemente in comode rate e chi invece si becca 13 anni… ed è evidente che questa mi pare più una condanna politica verso un sistema di accoglienza che faceva paura a molti.

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  3. Secondo il senso comune fa rabbia, lo capisco. Però c'è molta approssimazione e allegra finanza nella gestione dei comuni. Molti amministratori pensano di poter fare tutto quel che gli pare(e forse anche Lucano è caduto in questo errore) ma, prima o poi, i nodi vengono al pettine. Un sindaco, un assessore, un amministratore non può sperare d'esser giustificato perché "così fan tutti" o perché questo paese è quel che è, se no quest'Italia difficilmente cambierà. Spero, in ogni caso, che Lucano riesca a dimostrare la sua piena innocenza, per lui come essere umano ma anche per un'idea di accoglienza che non merita d'esser messa da parte.

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  4. Io conosco poco della sua vicenda politica, l'equilibrio tra giustizia e legalità non è mai scontato.

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  5. Umanamente mi dispiace ma la vicenda ha delle ombre che spero vengano chiarite definitivamente.

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  6. Comprendo tutto e sono rimasto scandalizzato, ma ho letto le motivazioni in un articolo di Travaglio (non proprio un difensore della destra) che mi hanno sconvolto alla medesima stregua. Ora che ci sia ritorsione politica, è indubbio, ma non è neanche possibile che in un semi delirio di onnipotenza si frantumi la regolarità di un'amministrazione.

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  7. La legge per i nemici si applica e per gli amici si interpreta!

    Lo diceva Giolitti nel 188* direi che da allora non è cambiato molto...

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  8. io ho letto dichiarazioni di chi è nella giustizia da una vita, gente che dice di non avere mai visto raddoppiare una sentenza senza la richiesta del pm, capi d'accusa giudicati singolarmente, mentre di solito si da la pena di quello più grave.
    Se non è una sentenza politica questa...

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  9. E' chiaramentee una sentenza politica. Indubbio che abbia commesso errori ma non ai fini di guadagno personale.

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