mercoledì 12 ottobre 2022

Il mio cammino

Qualche giorno fa Olga, che ringrazio, lasciando un commento ad un mio post, mi  ha chiesto del mio background. Eccomi dunque, non è una domanda facile. Lunga per una risposta ad un commento e che mi ha dato uno spunto di riflessione. 

Non facile perché mi sono reso conto di essere sempre in divenire. Ho proprio imparato questo soprattutto negli ultimi anni. 

Se mi guardo indietro rivedo gli anni passati da piccolo a vedere mio padre tornare a casa dopo i turni di lavoro in fabbrica, le passeggiate con lui e mia madre alla festa dell'unità, ma allo stesso tempo  le elementari fatte in una scuola cattolica di suore. Ogni volta che chiedo ai miei il perché di quella scelta mi dicono che erano le uniche disponibili a prendere mio fratello un anno prima a scuola e di conseguenza io seguii lui. Poi il mio stare sempre nei gruppi, calcio, amici, le grandi compagnie, la conoscenza della politica da corteo alle superiori e l'occupazione scolastica che ha lasciato in me un segno indelebile. Da lì in poi un presa di coscienza, di responsabilità verso gli altri. Quel prendersi cura che mi accompagnerà per il resto della vita. 

Il meraviglioso incontro con i libri grazie ad un regalo di un amico di famiglia che non poteva più tenerli. L'importanza dello stare in famiglia e l'ascolto dei vecchi ricordi. La bellezza di un pranzo di mia madre. Una relazione lunga nata tra i banchi di scuola, finita poi in un divorzio. Una porta chiusa come disse mia madre che mi ha dato la possibilità  "riveder le stelle" che ho ancora qui davanti a  me. 

Essere padre. 

Il Teatro Sociale, l'impegno sindacale, le lotte e il mio lavoro da riabilitatore, tutte esperienze  che mi hanno fatto conoscere l'importanza dell'ascolto, dell'altro, dello stare e del dare spazio. 

La perdita di un amico caro, i conti con la malattia di una meravigliosa amica e di mia madre. La sensazione a volte di essere solo. Gli insegnamenti di mio padre e mia madre. 

E molto altro, tanto, incontri che mi hanno cambiato la vita e chissà me la ricambieranno ancora. 

Così, in divenire. 

9 commenti:

  1. Dopo il Fermi...ti rivedo piacevolmente in cammino:)

    Io sorrido quando qualcuno azzarda parole sui miei riferimenti ad un passato,vedendoci una negatività che mi priva di un presente o di un futuro... è come voler o dover potare i rami della mia esistenza ,dandomi un portamento rigoglioso...senza comprendere che sono soprattutto radici il mio passato.Certamente quaranta anni fa esisteva come oggi la felicità e la sofferenza,ma erano animate da un grado di consapevolezza differente,spronando un senso di forza interiore che non cedeva a forme di depressioni ,oggi tanto ricorrenti,erano impegnate le due forze,quella del corpo e della mente.Oggi l'una pende dall'altra e mai una volta che collaborano tra loro ,si cercano risposte senza porsi domande ,senza interrogarsi nel profondo:io in questo mondo che ruolo ho?Un presente senza fili e con una rete in cui deleghiamo la nostra caduta ad altre cadute,senza accorgersi di sopravvivere più che vivere.Vivere sopra ...perfino a noi stessi, smarritori di bussola.

    Tu,caro Luca qui motivi a guardarsi indietro,a rifare un tratto di cammino fatto ,per capire il senso del percorso che ci ha portati oggi su questa strada...

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  2. Un cammino per nulla banale direi che ti ha portato ad essere una bella persona.
    Così sempra.
    Per cui: buon vento, Ernest, che il viaggio continua

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  3. Siamo tutti, fondamentalmente, in divenire. Tu, poi, hai la capacità di fare sempre meglio.
    Un abbraccio a te e a Greta.

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  4. Le cose che raccontino in questo post le conosco perchè ci seguiamo tra quasi 14 anni. Ma mi pare che fossi anche un allenatore sportivo!

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  5. Ormai è un pezzo che ti guardo camminare, è piacevole, amichevole

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  6. Una vita ricca di esperienze e momenti significativi che ti hanno plasmato. Una vita in continuo divenire, con cambiamenti e crescita personale. Buon cammino!

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  7. Essere padre, capitolo dominante.. un qualcosa che mi manca.. ma il divenire incombe..

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