giovedì 24 dicembre 2020

Passo dopo passo

Avevo un grande amico che amava camminare. Purtroppo è mancato qualche anno fa mentre faceva quello ciò che adorava di più, andare per monti. Non passa giorno che non pensi a lui, alle nostre conversazioni, le nostre risate e i discorsi su libri impossibili da leggere. Adorava la storia come me, faceva un lavoro umile ed era una delle persone più colte che conoscessi. Come qualcuno ha già detto, l'eleganza del riccio. 

Mi diceva sempre che mettere passo dopo passo ti da il senso di ciò che stai facendo, per questo motivo andava in giro per Genova. Fotografava tutto quello che trovava e come dono mi ha regalato la sua collezione di foto a spasso per la città. Un tesoro che tengo stretto.

Oggi, mentre giravo per comprare alcune cose,  osservavo la gente camminare frettolosamente. Proprio in quel momento mi sono ricordato delle sue parole. Passo dopo passo. Gustare ciò che abbiamo attorno, alzare la testa e guardare in alto, a trecentosessanta gradi. Apprezzare il cammino. 

Ecco. Questo auguro a tutti voi in queste feste così particolari. Giorni che per qualcuno saranno  tristi perché in cerca di ciò che questo maledetto virus si è portato via, strani perché molti non potranno raggiungere le persone amate. 

Però credo che quei passi uno dietro l'altro, quel modo di apprezzare ciò che abbiamo potrebbe insegnarci anche a gustare il presente, pensare al momento che stiamo vivendo, a volte anche in solitudine. 

La strada da percorrere è ancora lunga, ma come faceva il mio amico l'importante è mettere un piede dietro l'altro. 

26 commenti:

  1. La penso allo stesso modo. Buon Natale.

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  2. Un passo e un respiro senza mai forzare l'andatura. Tanti auguri Ernest di cuore

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  3. Vero, e anche questo è un passo... in un periodo strano, forse mondo parallelo, ma a ben vedere è sempre un passo avanti.
    Lo capiremo.
    Buone Feste.

    Moz-

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    1. spero tanto che la gente inizi a capire qualcosa in più

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  4. Un abbraccio a te. Ti auguro un Natale sereno e buone feste assieme alla tua bella famiglia.

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  5. Che begli auguri, grazie e impariamo dal tuo caro amico. Buon Natale.
    sinforosa

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  6. Un augurio bellissimo, oltre che una lezione di vita.
    Buone Feste a te e alla tua famiglia!

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  7. Caro Amico Blogger, tanti Auguri, a te e famiglia.

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  8. Le tue sono parole meravigliose in ricordo di un amico. Anch'io seguo questo pensiero, un piede dopo l'altro per avanzare nel cammino di una giornata o di una vita.
    Ciao fulvio

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    1. erano parole importanti che in quegli anni mi hanno insegnato tanto

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  9. Condivido totalmente ciò che scrivi. Credo che sia il modo migliore di vivere, senza pensare troppo al futuro o ripensare troppo spesso al passato.
    Buone feste e buon 2021!

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  10. Si sente che ti manca il tuo amico! Le sue parole sono una parte di lui, che ti è accanto.

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    1. Si mi manca tanto, sarà che sto invecchiando e più vado avanti nella vita più mi rendo conto del valore delle cose, dalle più piccole alle più grandi.

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  11. Chi non sa parlare/scrivere non sa pensare. Ecco la riprova:
    "... alzare la testa e guardare in alto, a trecentosessanta gradi."

    "A trecentosessanta gradi" è uno di quei neologismi che senti ripetere di continuo, insieme a "mettere al centro". L'espressione tipica della eloquenza della signora Boldrini ad esempio è: "mettere al centro, a trecentosessanta gradi".

    Non ha nessun significato geometrico/topologico ovviamente, però ha quel suono da latinorum dell'Azzeccagarbugli che fa effetto su gente che ha la cultura approssimativa della Scuola di Stato (il diritto ad essere ignoranti e manipolati).

    "Mettere al centro" vorrebbe esprimere un concetto che si direbbe meglio con "in cima alla lista delle priorità, delle cose da fare". "Trecentosessanta gradi" vorrebbe dire "tutto" e le due cose sono palesemente in contraddizione perché se metti una cosa in cima alla lista, tutte le altre vengono messe sotto, vengono dopo. Rimanendo nel neologismo insensato, ogni cerchio (360 gradi) può avere un solo centro.

    Allo stesso modo, non importa in che direzione volgi lo sguardo, puoi focalizzare l'attenzione solo su una cosa per volta. Dipende sia dal fatto che non sei Dio, quindi non puoi abbracciare tutto il creato con il tuo pensiero, sia da un meccanismo evolutivo, cioè discendi da primati che avevano gli occhi davanti per mettere a fuoco la distanza della cosa che dovevano afferrare per mettersela in bocca. Per la stessa ragione discerni i colori, servivano per discriminare le cose commestibili da quelle non commestibili, ad esempio quando una bacca è matura.

    Poi c'è la "visione periferica" che non coglie i dettagli delle cose, coglie il movimento. Ancora, è un ovvio meccanismo evolutivo che serve per reagire ad una minaccia che viene dai lati. Animali non sociali come noi hanno la necessità di guardarsi anche le spalle, ecco perché hanno gli occhi di lato invece che davanti, in modo da cogliere il movimento tutto attorno. Pagano questa possibilità con la difficoltà di calcolare le distanze, dato che hanno nessuna o poca visione stereoscopica (sovrapposta).

    Quindi, se tu potessi vedere "a trecentosessanta gradi", non avresti bisogno di muovere occhi o testa perché avresti gli occhi al posto delle orecchie, però non vedresti le cose nel senso di "guardare", vedresti il movimento delle cose e quelle ferme sarebbero come uno sfondo. Pochi o nessun dettaglio, pochi o nessun colore. Concetto ancora contraddittorio con quello di "mettere al centro", cioè mettere a fuoco, focalizzare, concentrarsi su qualcosa.

    Chiudo dicendo che il concetto di "verità" descrive il disvelamento, cioè l'idea di togliere il velo che nasconde l'oggetto della ricerca, l'oggetto di cui ci vogliamo impossessare. Non raggiungi nessuna verità semplicemente "vedendo" le cose, anche escludendo i problemi di logica di cui sopra, perché quello che vedi è il "velo". L'esempio più ovvio del mondo, tornando alla idea di guardare in alto, è il Sole che sorge, fenomeno apparente che nasconde la verità che in realtà è la Terra che gira su se stessa ogni ventiquattro ore circa.

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  12. bellissime parole che seguo il più possibile! Facci qualcosa con le foto del tuo amico, se puoi! :-) ... anch'io lascerò in regalo le mie foto a qualche amico. Buon 2021 !!

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