venerdì 29 luglio 2022

Pa’

Sembra ancora di sentirlo quel rumore della chiave nella serratura. "E' papà" dicevamo quando tornavi dal turno in fabbrica. Per me era normale avere un padre che a volte dormiva di giorno. Mamma cercava in tutte le maniere di farci fare silenzio, ma noi eravamo come attratti, venivamo proprio a giocare davanti alla tua porta. 

Chissà quante volte sarai stato stanco o arrabbiato magari per un corteo o altro, ma non hai mai portato dentro casa la fatica di quegli anni di lavoro e di lotta. 

Così mi tengo stretto quel 1994 in treno coi tuoi compagni di reparto in viaggio per Roma alla manifestazione contro Berlusconi. 

Le nostre litigate guardando il telegiornale perché io pensavo di cambiare il mondo, ma non sapevo nulla. 

Quella sera che il tuo cuore ci ha fatto spaventare. 

Le tue facce quando non trovavo mai la vite giusta da passarti. 

I tuoi interminabili presepi.

I tuoi silenzi dopo il primo orecchino, dopo il secondo e la rassegnazione al terzo e ai tatuaggi.

Il tuo pronto intervento per coprire i miei danni dopo i tentativi di appendere un quadro. 

La tua preoccupazione ogni volta che ti dico che sono in corteo. 

Parliamo spesso ma non ricordo se ti ho mai detto grazie. 

Per avermi insegnato il valore della famiglia, l'importanza di una visita, di una telefonata e della presenza di un padre. 

Grazie per quella tuta blu che non ho mai indossato ma che sento addosso. 

Grazie per avermi mostrato la via dell'onestà. 

Grazie per la tua costante preoccupazione per tutti noi, anche se dovresti pensare anche a te. 

Grazie per ciò che fai per mamma quotidianamente e per la tua famiglia, per come guardi e abbracci Greta e per quel "ciao ciccio" che mi accompagna ogni volta che lascio casa vostra. 

Grazie per tutte le foto che ancora stampi.

Grazie per i tuoi racconti su Genova. 

Grazie per darmi la sicurezza di un uomo dell'altro secolo. 

Grazie per avermi insegnato il valore della lotta, l'importanza di battersi per i più deboli e del non lasciare mai indietro nessuno. 

Grazie per avermi dato l'opportunità di dirti che ti voglio bene.

Da piccolo spesso mi chiedevano chi avrei voluto essere, non ho mai saputo dare una risposta certa, dopo 47 anni ora posso dirlo. 

Vorrei essere te.  

Buon compleanno Papà.

9 commenti:

  1. Da quando è rimasto solo papà, lo guardo anche con altri occhi, e scorgo nei suoi mamma, e tutta la storia che hanno fatto assieme. No, io non sarei voluto essere lui, ma in tantissimo lo sono, e comincia a non darmi più fastidio riconoscerlo. E lo trovo un bel voler bene.

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  2. Che bello che tu possa ancora festeggiare i suoi compleanni.
    Sei ricco e non lo sai.
    Anzi, lo sai benissimo. 😘
    Auguri al tuo eroe.

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  3. Dopo questo un padre non può che pensare di aver fatto un ottimo lavoro

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  4. Ciao sono Ester, arrivata qui dopo aver letto il post sul blog "Chi scrive non muore mai" su Guccini.
    Complimenti per questo bellissimo omaggio a tuo padre.

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  5. Grazie per queste parole Valeria davvero

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